CASTAGNATA A FOSSATO
16 novembre 2007
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Serata in allegria a Fossato Jonico, dove, in piazza Municipio, si è svolta la sagra delle castagne. Un’iniziativa promossa dall’associazione “I Fossatesi nel Mondo” al fine di “movimentare” la monotonia del paese e la solitudine che spesso abbraccia le strade, le vie e persino le piazze.
I paesi interni che vivono il dramma dello spopolamento, tentano, dunque, di seminare un po’ di allegria “stordendo” il silenzio di sempre con il suono dell’organetto e del tamburello.
La tarantella dal un lato e le caldarroste ed il vino dall’altro il tutto per dire con forza che i centri storici vanno rivalutati e valorizzati così come gli antichi mestieri e le antiche tradizioni poiché proprio questi sono i motori che possono ancora una volta far vivere i borghi poco curati. Dalla piazza di Fossato dove sullo sfondo imperata una enorme struttura in ferro, con tanto di base forata per arrostire le castagne, si aveva la possibilità di ammirare anche il degrado ambientale di un centro poco intonato con la storia e con il tempo che dovrebbe rappresentare.
E sempre in quella piazza si coglieva il calore della gente e dei giovani innamorati della propria terra e del proprio patrimonio culturale.
Osservare ragazzi all’organetto e al tamburello è sicuramente emozionante perché quelle mani altro non rappresentano che il prolungamento di chi li ha preceduti nel tempo e nella storia che ancora oggi si vuole raccontare.
Attorno alle castagne e all’enorme struttura artigianale in ferro realizzata dal sig. Carmelo Macheda, tanta gente e tanti ragazzi là presenti per gustare non solo il sapore delle castagne ma soprattutto il calore di una sera diversa organizzata con passione e dedizione.
Il presidente dell’Associazione Domenico Pellicanò, ha precisato che queste iniziative rappresentano un modo per recuperare il senso dello stare insieme così come un tempo e la riscoperta anche delle tradizioni e della cultura che ci ha preceduto.
Per la realizzazione della serata, hanno precisato gli organizzatori, hanno contribuito tutti i fossatesi dal momento che sono giunti in piazza ben tre quintali di castagne e diversi litri di vino offerti, questi ultimi, dalla ditta Criserà.
Il fuoco, ha avuto, quindi, molto lavoro in quella sera ma non ha certamente sprecato tutte le energie dal momento che il Presidente dei “Fossatesi nel Mondo” ha già esteso l’invito a tutti per l’8 dicembre, data in cui si realizzerà la crispellata.
I paesi interni che vivono il dramma dello spopolamento, tentano, dunque, di seminare un po’ di allegria “stordendo” il silenzio di sempre con il suono dell’organetto e del tamburello.
La tarantella dal un lato e le caldarroste ed il vino dall’altro il tutto per dire con forza che i centri storici vanno rivalutati e valorizzati così come gli antichi mestieri e le antiche tradizioni poiché proprio questi sono i motori che possono ancora una volta far vivere i borghi poco curati. Dalla piazza di Fossato dove sullo sfondo imperata una enorme struttura in ferro, con tanto di base forata per arrostire le castagne, si aveva la possibilità di ammirare anche il degrado ambientale di un centro poco intonato con la storia e con il tempo che dovrebbe rappresentare.
E sempre in quella piazza si coglieva il calore della gente e dei giovani innamorati della propria terra e del proprio patrimonio culturale.
Osservare ragazzi all’organetto e al tamburello è sicuramente emozionante perché quelle mani altro non rappresentano che il prolungamento di chi li ha preceduti nel tempo e nella storia che ancora oggi si vuole raccontare.
Attorno alle castagne e all’enorme struttura artigianale in ferro realizzata dal sig. Carmelo Macheda, tanta gente e tanti ragazzi là presenti per gustare non solo il sapore delle castagne ma soprattutto il calore di una sera diversa organizzata con passione e dedizione.
Il presidente dell’Associazione Domenico Pellicanò, ha precisato che queste iniziative rappresentano un modo per recuperare il senso dello stare insieme così come un tempo e la riscoperta anche delle tradizioni e della cultura che ci ha preceduto.
Per la realizzazione della serata, hanno precisato gli organizzatori, hanno contribuito tutti i fossatesi dal momento che sono giunti in piazza ben tre quintali di castagne e diversi litri di vino offerti, questi ultimi, dalla ditta Criserà.
Il fuoco, ha avuto, quindi, molto lavoro in quella sera ma non ha certamente sprecato tutte le energie dal momento che il Presidente dei “Fossatesi nel Mondo” ha già esteso l’invito a tutti per l’8 dicembre, data in cui si realizzerà la crispellata.
Vincenzo Malacrinò