Montebello Jonico- I cittadini di Montebello, dopo l’articolo apparso su queste pagine nei giorni scorsi hanno evidenziato il loro assenso all’iniziativa di dover recuperare l’area dell’antica Chiesa di S. Maria e soprattutto dare dignità ai resti mortali presenti nella cripta con volte a botte per cadaveri a sedere.
Di fatto l’antica struttura, ancora oggi evidente, costituisce un’importante testimonianza storica perché capace di proiettare il tempo nel passato quanto il defunto veniva posto a sedere su una struttura particolare, costituita da mattoni pieni.
Tipica era la parte terminale della stessa perché appuntita verso l’alto mentre nella parte bassa un foro completava l’opera.
Di queste oggi ne sono rimaste diverse e sono poste l’una di fronte all’altra. La struttura muraria si trovava nei sotterranei della Chiesa, là dove, appunto, venivano sepolti i morti così come stabilito dalle norme vigenti nel lontano passato.
Il tutto, oggi, rappresenta un valore archeologico di indubbio valore perché tra quei mattoni e quelle pietre si può scrivere una parte della storia che ha caratterizzato Montebello.
Tra un masso e l’altro, così come affermano i montebellesi, vive il senso dei luoghi e della memoria ed un popolo ha storia nella misura in cui sa conservare ogni elemento del passato.
Dentro questa cripta oggi riposano i resti mortali degli antichi montebellesi. In cassette di legno, in modo indecoroso ed in balia dell’acqua e della pioggia non chiedono nulla così come hanno fatto per secoli. Oggi sono i cittadini di Montebello a voler chiedere per loro perché non è umano, né “moderno” lasciare alle intemperie uomini che appartengono a questo tempo anche se vissuti in epoche lontane.
“Vogliamo che quel posto – aggiungono i montebellesi – sia rivalutato perché rappresenta un angolo ricco di storia. Là si potrebbero scrivere i giorni del passato e la storia dell’uomo che, innamorato della terra, ha dedicato la propria esistenza a Montebello”.

Vincenzo Malacrinò