FESTA DEL CORPUS DOMINI
29 maggio 2008
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Montebello Jonico – Tappeti di fiori stesi a terra per il giorno del Corpus Domini. I fedeli montebellesi hanno vivamente partecipato alla processione passando per le vie del paese in processione d in preghiera dietro il SS. Sacramento.
“Ricordiamo, ha precisato don Carmelo Perrello, che non stiamo andando in processione dietro il sacerdote ma dietro il Corpo di Gesù che è vivo e vero dentro il Sacramento dell’Eucarestia”.
Prima di uscire dalla Chiesa Arcipretale dell’Isodìa (Presentazione), il parroco ha ancora una volta sottolineato il senso del silenzio e la necessità di far sì che la processione sia una vera e propria continuazione della Santa Messa.
“Gesù, ha affermato don Carmelo, oggi passa per il nostro paese, passa per le nostre strade ma ricordiamo bene che Lui prima di tutto vive dentro il nostro cuore sempre. L’importante è cercarlo e dargli la possibilità di potersi manifestare senza mantenere atteggiamenti di chiusura ma sempre di vero e puro abbandono”.
Montebello si è ben preparato per l’evento che da sempre è atteso con grande fede dal popolo montebellese. Tre altarini, tanti fiori e tante coperte stese fuori dalle abitazioni. Questa tradizione è presente da secoli ed ancora oggi si mantiene così come un tempo.
Un altarino dentro la Chiesa di San Leonardo, uno in via La Croce ed uno in via Roma. Tutto per dire grazie a Dio per la vita, per il tempo e per ogni attimo che concede all’uomo.
Tutto per dire che questo popolo è il Suo popolo e che questa gente è la Sua gente.
Tanti i fedeli che hanno partecipato e pregato lungo la strada. Al rientro dentro la Chiesa Arcipretale, don Carmelo Perrello ha ancora una volta ricordato che l’Ostia Consacrata è il Corpo di Gesù che vive su questa terra e nell’universo intero per salvare ogni uomo.
“Abbandoniamoci a Lui, ha affermato il giovane sacerdote, perché solo così potremo essere certi di vivere in Lui e di essere suoi veri testimoni. L’abbandono è fiducia e la fiducia è fede. Questa ci salva e questa permette all’uomo di poter sperimentare ogni giorno nella propria vita i miracoli quotidiani”.
“Ricordiamo, ha precisato don Carmelo Perrello, che non stiamo andando in processione dietro il sacerdote ma dietro il Corpo di Gesù che è vivo e vero dentro il Sacramento dell’Eucarestia”.
Prima di uscire dalla Chiesa Arcipretale dell’Isodìa (Presentazione), il parroco ha ancora una volta sottolineato il senso del silenzio e la necessità di far sì che la processione sia una vera e propria continuazione della Santa Messa.
“Gesù, ha affermato don Carmelo, oggi passa per il nostro paese, passa per le nostre strade ma ricordiamo bene che Lui prima di tutto vive dentro il nostro cuore sempre. L’importante è cercarlo e dargli la possibilità di potersi manifestare senza mantenere atteggiamenti di chiusura ma sempre di vero e puro abbandono”.
Montebello si è ben preparato per l’evento che da sempre è atteso con grande fede dal popolo montebellese. Tre altarini, tanti fiori e tante coperte stese fuori dalle abitazioni. Questa tradizione è presente da secoli ed ancora oggi si mantiene così come un tempo.
Un altarino dentro la Chiesa di San Leonardo, uno in via La Croce ed uno in via Roma. Tutto per dire grazie a Dio per la vita, per il tempo e per ogni attimo che concede all’uomo.
Tutto per dire che questo popolo è il Suo popolo e che questa gente è la Sua gente.
Tanti i fedeli che hanno partecipato e pregato lungo la strada. Al rientro dentro la Chiesa Arcipretale, don Carmelo Perrello ha ancora una volta ricordato che l’Ostia Consacrata è il Corpo di Gesù che vive su questa terra e nell’universo intero per salvare ogni uomo.
“Abbandoniamoci a Lui, ha affermato il giovane sacerdote, perché solo così potremo essere certi di vivere in Lui e di essere suoi veri testimoni. L’abbandono è fiducia e la fiducia è fede. Questa ci salva e questa permette all’uomo di poter sperimentare ogni giorno nella propria vita i miracoli quotidiani”.
Vincenzo Malacrinò