SUOR MARIA, MEZZO SECOLO DI VITA RELIGIOSA
27 agosto 2008
Un Commento
Cinquant’anni di vita religiosa. Mezzo secolo vissuto per Cristo e per la gente. Dieci lustri dentro il cuore delle persone e nella storia di questo tempo. Una vita silenziosa e semplice. Un operato intriso di slancio altruistico, con lo sguardo fisso al cielo là dove Cristo chiama ed invita alla sequela.
Così si potrebbe definire la vita di Suor Maria Sicari, nata e cresciuta a Montebello Jonico in provincia di Reggio Calabria, fino a quando non ha avvertito la vocazione per entrare nell’ordine fondato da Mons. Giuseppe Cognata.
Il Vescovo che, a cavallo di un mulo, svolgeva il suo mandato nei posti più impensati della terra aspromontana, mentre lungo le fiumare evangelizzava e consacrava suore per inviarle nelle strade del mondo.
Suor Maria è una di queste. Una vita inviata nel cuore del mondo per giungere al cuore dell’uomo, così come il carisma delle suore salesiane oblate del Sacro Cuore vuole.
A Montebello Jonico, suor Maria è stata festeggiata dai suoi concittadini. Una tappa importante e fondamentale, quella della salesiana oblata che riveste una forte testimonianza soprattutto in questo particolare momento storico caratteristico per il declino delle responsabilità e per la non fermezza nel portare avanti un progetto di vita ordinario.
Suor Maria con la sua straordinaria chiamata e la sua risposta ha concretamente dimostrato che, nella vita, ciò che conta è realmente la capacità di saper dire “si”. Niente di più. Il resto è un semplice completamento di un atto di donazione.
E suor Maria, che all’interno dell’ordine riveste il ruolo di vicaria generale, ha sempre dimostrato di essere al servizio di un grande progetto. Non quello umano ma Divino, dove i ruoli non contano e non servono poiché si deve solo servire ed essere ultimi tra gli ultimi.
Il Vangelo, non si legge ma si vive. Il Vangelo è testimonianza vera di vita, è capacità di far diventare la propria esistenza Parola che vive e che testimonia l’amore di Dio.
Nel suo paese di origine per suor Maria, nel suo cinquantesimo anniversario di vita consacrata, è stata celebrata una S. Messa, nella Chiesa dell’Isodìa (Presentazione) per ringraziare Dio per aver dato al suo popolo una donna speciale.
Di fatto, don Carmelo Perrello, nell’omelia ha ricordato che una vocazione non è un fatto straordinario solo per chi la riceve ma un evento speciale per tutta la Chiesa universale che beneficia del dono della chiamata alla sequela e che ne riceve gli effetti.
In giro per l’Italia e ora anche per il mondo, con le sue visite nella terra povera della Bolivia, dove sono presenti diverse missioni delle salesiane oblate, suor Maria lascia il profumo di Dio con la sua presenza, con il suo silenzio e con il suo sorriso.
La gente la ricorda come una ragazza semplice. Precisa, puntuale e soprattutto con un grande amore dentro per il prossimo.
Da piccola la sua vicinanza alla parrocchia, il suo dialogo con il parroco, il confronto con le amiche, con la famiglia e con la madre, da sempre ricordata come donna speciale dal sorriso vero e con la corona del Rosario in mano.
Una vocazione maturata nel tempo ma sicura sin dal primo istante. Poi un semplice “sì” che ha cambiato ogni cosa. Per seguire Cristo non c’è bisogno di molto, non c’è bisogno di niente. Basta un semplice “sì” un “eccomi” e poi Lui, realizza tutto il resto.
Vincenzo Malacrinò
Vincenzo Malacrinò
novembre 26th, 2009 at 16:36
Perche non:)