Montebello Jonico – Giornata movimentata, ieri, a Saline dove si è svolta l’assemblea comunale del Pd, coordinato dall’ingegnere Francesco Foti.
Salta nella discussione l’imminente campagna elettorale e la necessità di unire il partito al fine ottenere risultati.

No, quindi alla frammentazione e alla dispersione delle varie frange per delineare un futuro politico stabile e sereno.

Un momento significativo la cui parola d’ordine, almeno per quanto attiene all’orientamento del nuovo segretario, è il rinnovamento e la capacità di puntare sempre più sui giovani.

Un partito che intende rinnovare e rinnovarsi mentre si china verso i problemi della gente per programmare e pianificare il futuro.

Presenti all’iniziativa il sindaco del Comune Loris Maria Nisi, Giuseppe Gullì, Nino Cilea, Francesca Genovese, Franco Praticò, Saverio Taverna, Santo Federico, Mimmo Foti, Franco Meduri, Paolo Calabrò, Nino Benedetto, Domenico tripodi, Giuseppe Cuzzucoli, e tanti altri.

In primo piano le priorità del mondo giovanile, dell’occupazione e dello sviluppo in generale.
“E’ un’ingiustizia che i nostri giovani partano pur avendo in loco le potenzialità per restare”.

L’attacco del segretario Foti, appassionato e vero porta in sé una forte carica rinnovatrice.
L’azione del Pd deve quindi calarsi dentro lo spaccato delle necessità e nella capacità costruttiva tendente a erigere pilastri per le nuove generazioni.

Non viene risparmiato nessun punto nel discorso presentato da Foti. Il giovane segretario, con chiara linerarità, tocca ogni spigolosità del territorio.

Subito dopo, prima della relazione ufficiale da parte del segretario, la parola è stata data a Giovanni Minniti, il quale ha dichiarato alla stampa che in merito alla paventata ipotesi della sua candidatura a sindaco non ha mai reso notizie e mai nessuno gliele ha chieste.

La candidatura non dipende dalle volontà soggettive ma da un progetto democratico tendente a definire scenari positivi per la collettività.

Minniti ha evidenziato l’importanza del dialogo e della democrazia nelle scelte. “Nessuno ha l’autorità del decidere. Il nostro è un atto di responsabilità ed insieme dobbiamo ragionare”. Bisogna, quindi, lavorare fattivamente per la costruzione di un futuro capace di accogliere e risolvere le istanze dei cittadini.

Francesco Foti, nella sua relazione, dopo avere ribadito la sua autonomia dentro il partito, ha evidenziato la necessità di lavorare sinergicamente con il fine di sviluppare il territorio favorendo la concretizzazione delle potenzialità presenti e l’innesco di un motore atto a mettere in prima linea i giovani.
Un vero e proprio momento di confronto dove la parola “rinnovamento” e “giovani” ha avuto la dominante.

Foti presenta il Pd come strumento necessario per la ripresa del territorio solo se partecipato veramente e se inteso come elemento capace di puntare verso l’alto. “I nostri obiettivi devono gurardare verso lo sviluppo ed il cambiamento, altrimenti il nostro lavoro non ha senso”.

Intanto anche dal punto di vista tecnico ed interno, il partito definisce le proprie linee evidenziando la necessità di avere al suo interno commissioni atte a lavorare sul territorio.
Molti sono intervenuti. Tra questi il sindaco Nisi il quale ha evidenziato la necessità di essere sinergici nelle scelte e consapevoli del non indifferente ruolo che andrà a gestire la prossima amministrazione.

Proprio Nisi ha ribadito i diversi temi importanti e tra questi l’erosione delle coste, la centrale a carbone, il progetto Api, l’isolamento montano e così via.

Non sono mancate le esternazioni di chi si è interrogato sul significato del partito e sul ruolo dello stesso così come qualche polemica legata alle primarie passate.

Vecchi pensieri esternati democraticamente se pur con toni accesi e con note esplicative abbastanza sentite così come ha fatto Saverio Taverna, Mimmo Foti, Domenico Tripodi e Santo Federico.
In ogni caso il prossimo appuntamento tecnico è già stato fissato per la prossima settimana.