NUOVI CANDIDATI A SINDACO PER MONTEBELLO
12 aprile 2009
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Montebello Jonico – “Non escludo la possibilità di candidarmi a sindaco qualora all’interno del mio partito, il Pd, non ci sono le condizioni per designare un candidato e per fare una lista unica aperta alle forze di centro – sinistra. In questo caso mi sentirò libero di poter fare le mie scelte”.
Il Consigliere di minoranza, Santo Federico, così commenta a pochi mesi di distanza dal giorno fatidico in cui i montebellesi saranno chiamati a recarsi alle urne per scegliere il primo cittadino.
“Ho rispetto di tutti i nomi che si son fatti fino ad oggi. Ma le scelte politiche devono orientarci al di là delle simpatie personali che ci portano a definire stimatissimi tutti i soggetti che fino ad oggi sono stati indicati come primi cittadini”.
Federico, appartenente all’opposizione a quell’opposizione che lui stesso ci tiene a sottolineare “fatta fino in fondo e con grande coerenza”, aggiunge che è necessario svolgere all’interno del Pd delle primarie tra gli iscritti.
“Primarie che dovranno scegliere un candidato da proporre. Anche perché all’interno dello stesso partito ci sono i numeri per poter fare una lista interamente fatta da soggetti del Pd aperti alle forze di centro sinistra”.
Santo Federico precisa che è necessario parlare di programmi e di azioni tese a migliorare il territorio. Quel territorio che “io stesso ho visto declinare per scelte errate portate avanti con convinzione”.
Federico lamenta la scarsa informazione sulle linee di programma che si vogliono portare avanti e sullo scarso coinvolgimento dei cittadini. “Bisogna entrare nel merito delle esigenze del territorio e dentro i temi forti per il futuro montebellese come la questione della centrale a carbone”.
Il consigliere di minoranza, rientrando nel tema delle eventuali coalizioni che si andranno a delineare, afferma che “personalmente, se il partito decide in modo democratico di sviluppare determinate linee politiche in termini di alleanze, non avrò difficoltà a mettermi in gioco in ottica di servizio. L’importante è che tutto avvenga in modo chiaro e leale” .
Federico precisa che è il momento di fare scelte vere e serie ed evitare ogni azione tesa a strategie di vittoria ancor prima dell’attenzione verso il bene comune dei cittadini.
In ogni caso “ho i numeri e le possibilità di presentare anche una mia lista”.
In ogni caso “ho i numeri e le possibilità di presentare anche una mia lista”.
Tuona così Federico ad un certo punto delle sue dichiarazioni alla stampa quando sottolinea che non è possibile andare avanti sempre per inerzia e nella direzione di questo o di quel vento.
“E’ necessario fare analisi, fermarsi e stabilire che è ora di virare verso nuovi orizzonti alla cui linea principale è presente lo sviluppo ed il futuro del Comune. Certamente non tornerò indietro nel futuro sulle posizioni espresse e dichiarate in precedenza”.
“E’ necessario fare analisi, fermarsi e stabilire che è ora di virare verso nuovi orizzonti alla cui linea principale è presente lo sviluppo ed il futuro del Comune. Certamente non tornerò indietro nel futuro sulle posizioni espresse e dichiarate in precedenza”.
Santo Federico, ripercorrendo il suo passato in politica afferma di essere stato sempre coerente e di aver svolto fino in fondo il proprio ruolo in ogni circostanza.
“Guardo con grande attenzione al futuro e cerco di dare allo stesso un mio contributo nell’ottica della costruzione e del miglioramento generale di un Comune che, fino ad oggi, è stato solo denigrato a tutti i livelli”.
“Guardo con grande attenzione al futuro e cerco di dare allo stesso un mio contributo nell’ottica della costruzione e del miglioramento generale di un Comune che, fino ad oggi, è stato solo denigrato a tutti i livelli”.
Federico tocca i temi scottanti del territorio monbebellese. Parla di ex liquichimica, di officine grandi riparazioni, di erosione delle coste, di porto e di recupero del patrimonio ambientale.
Questi ultimi, tutti cavalli di battaglia in ogni campagna elettorale.
Questi ultimi, tutti cavalli di battaglia in ogni campagna elettorale.
La speranza è che un giorno non ci sia più la necessità di parlarne perché finalmente risolti.
Ciò fino a quando la politica non farà scelte vere e concrete e soprattutto non libererà in modo radicale ogni freno che tiene ancorato questo territorio al suolo.
Ciò fino a quando la politica non farà scelte vere e concrete e soprattutto non libererà in modo radicale ogni freno che tiene ancorato questo territorio al suolo.
Vincenzo Malacrinò
Pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”