LA PROCESSIONE DELLA DORMIZIONE DELLA KIMISIS TIS THEOTOKOU (Dormizione della Madre di Dio)
17 agosto 2009
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Montebello Jonico – Si è svolta, a Montebello J., così come ogni anno, la processione della “Kìmisis tis Theotòkou” ossia della Dormizione della Madre di Dio.
Questa festa, che celebra il sonno di Maria, anticipa l’Assunzione della Theotoka ossia della Madonna in corpo ed anima in Paradiso.
Si tratta di una celebrazione molto antica che affonda le sue radici in un passato ricco di grecità così come afferma il prof. Luigi Sclapari storico di origine montebellese che ha studiato a fondo innumerevoli aspetti della tradizione e della storia non solo di Montebello ma dell’area grecanica in genere.
Partendo dalla Chiesa Protopapale dell’Isòdia, di Montebello Jonico, oggi nota come Arcipretale della Presentazione di Maria Bambina al Tempio, don Carmelo Perrello, ora come un tempo ha accompagnato, in processione, assieme a numerosi fedeli, il dipinto raffigurante la Madonna Assunta in Cielo fino alla cappella del Cimitero, dove simbolicamente la Madonna si addormenta per poi essere Assunta in cielo.
Una celebrazione, così come affermato da don Carmelo, semplice e ricca di significato capace di far meditare il popolo dei fedeli sul significato della morte e della vita eterna.
Durante questo percorso si sono intonati canti e si è recitato il S. Rosario.
Il professore Luigi Sclapari, esperto che da sempre ha dimostrato interesse anche su questo argomento definisce la festa “bicefala” fra oriente ed occidente.
Di orientale, afferma, abbiamo il quindicinario di preparazione alla festa di cui esiste un documento che lo attesta presso l’archivio comunale risalente al 1864.
Nel tempo poi, il quindicinario, venne trasformato in novena ed oggi a causa dello svuotamento della popolazione si è ridotto ad una vigilia di preghiera fatta al Camposanto dopo la processione.
La processione della sera del 14 agosto è molto significativa perché poggia le sue basi su due punti essenziali: il cimitero, luogo della morte biologica e la Chiesa, luogo di vita.
La processione del 14 ha il significato di ricordare l’evento storico del sonno di Maria con la deposizione del quadro al cimitero per poi annunciare e proclamare la resurrezione e quindi la vita eterna con la processione del 15 mattina.
La singolarità di questa processione, afferma il professore Sclapari, sta nell’unicità della stessa, ossia all’interno dell’area grecanica e di tutta la Calabria e dell’occidente latino solo Montebello celebra la festa della “Kìmisis Tis Theotòkou” ossia della Dormizione della Madre di Dio.
La stessa celebrazione religiosa oggi si svolge solo in oriente, in un altro angolo di terra, e precisamente a Tinos (arcipelago delle isole Cicladi in Grecia), continua Sclapari, qui la funzione avviene nello stesso modo in cui veniva celebrata a Montebello nei primi periodi e cioè con il quindicinario di preparazione.
Sia a Montebello che a Tinos la processione della Dormizione (Kìmisis) medita sulla morte ed il popolo che accompagna il quadro della Madonna rappresentano gli Apostoli che nel silenzio della preghiera accompagnano Maria verso il camino della vita.
Ed ancora solo Montebello e Bova in tutto l’occidente latino festeggiano l’Isòdia ossia la Presentazione di Maria Bambina al Tempio.
Ed ancora solo Montebello e Bova in tutto l’occidente latino festeggiano l’Isòdia ossia la Presentazione di Maria Bambina al Tempio.
Queste celebrazioni, così come quella di don Carmelo Perrello, a Montebello permette al popolo dei fedeli di entrare dentro la storia passata per vivere nel presente momenti di grande intensità interiore riscoprendo le proprie origini e la religiosità di un tempo.
Vincenzo Malacrinò
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”
REPORTAGE FOTOGRAFICO
SERA DEL 14 AGOSTO 2009