Montebello Jonico – Il tema del progetto sulla Centrale a Carbone torna in primo piano sia per una interrogazione promossa dall’ex sindaco Loris Maria Nisi ed attuale consigliere di minoranza, al nuovo primo cittadino Nino Guarna che per le affermazioni del presidente della Regione Agazio Loiero, il quale Martedì, a Reggio, ha ribadito il “no” secco alla centrale a carbone e lo stanziamento di circa 50 milioni di Euro che avverrà tra il 18 e il 23 settembre da parte del Cipe.

Il governatore ha parlato di sviluppo legato al turismo e quindi alla sostenibilità ambientale.

Il progetto della Sei dopo la mancata intesa presso il Ministero delle Attività Produttive dove si è svolta, l’anno scorso, la Conferenza dei Servizi è andato avanti presso il Ministero dell’Ambiente dove sono state inoltrate le osservazioni prodotte a suo tempo dal professore Vincenzo Piccione, docente di Valutazione di Impatto Ambientale presso l’Università di Catania.

Ora la Sei ha risposto ai quesiti e Nisi, in tal senso, chiede al sindaco Guarna quali siano le determinazioni in merito a questo delicato progetto che si intende sviluppare a Montebello nonostante il coro dei “no”.

Guarna, di fatto nel suo programma ha parlato di essere favorevole a tutti i progetti che si rispettano l’ambiente e la salute dei cittadini.

Proprio recentemente nel consiglio comunale dell’otto agosto il consiglio Comunale , precisa Nisi nella sua interrogazione, ha approvato le linee programmatiche di governo presentate dall’Amministrazione, per come emendate” dalla minoranza.

Uno di questi emendamenti, prosegue Nisi, presentati ed approvati, prevede espressamente che “l’ Amministrazione intende continuare e proseguire nella ferma opposizione, sulla continuità del formale dissenso già espresso (quale volontà politica amministrativa e popolare), all’ipotesi della realizzazione di una centrale a carbone. Ciò nella convinzione che l’intervento, oltre a non garantire sviluppi occupazionali rilevanti, contrasta con ogni ulteriore ipotesi di sviluppo economico e sociale”.
Nella lunga lettera inviata giorno 3 settembre a Guarna, Nisi specifica che il Comune aveva, con deliberazione n.53 del 02.07.08, proceduto alla nomina di un esperto che analizzasse il progetto e che rendesse le proprie valutazioni.

Successivamente con deliberazione adottata dal consiglio Comunale in data 13.08.08, si è autorizzato il Sindaco a sottoscrivere e trasmettere le osservazioni redatte dall’esperto al competente Ministero.

Inoltre, si legge “il Sindaco veniva autorizzato a partecipare alla conferenza di servizi, indetta dal Ministero, nel corso della quale la Regione Calabria, ha espresso la mancata intesa sul progetto”.

Il procedimento per la VIA, specifica l’ex sindaco Nisi nella sua interrogazione, “nonostante la chiara manifestazione contraria espressa dalla Regione, sta proseguendo e la Società proponente ha chiesto di poter predisporre le necessarie integrazioni al progetto”.

Per concludere “con avviso pubblico del 31.07.09, la Società proponente ha informato di aver predisposto le integrazioni, depositate presso la sede dei Comuni interessati e pubblicate sul sito del Ministero”.

Il tempo per poter presentare osservazioni scritte è di giorni 60, decorrenti dall’avviso pubblico che nello specifico scadono alla fine di settembre.

Nisi chiede al Sindaco se intende trasmettere le pervenute integrazioni all’esperto incaricato dal Comune o ad altro ritenuto più idoneo, affinchè si possano predisporre delle controdeduzioni in merito, nel rispetto dei termini previsti dalla legge.

Al primo cittadino viene chiesto “di voler comunicare se e quali iniziative intenda adottare il Comune per continuare nell’opposizione al progetto presentato”.

Guarna ha precisato che il suo “no” alla centrale è risaputo e che la posizione del Comune è ferma. Tra l’altro anche in campagna elettorale l’amministrazione attuale aveva pubblicizzato il suo dissenso verso il “no” al carbone.

Vincenzo Malacrinò