SUOR ELISA NEL CINQUANTESIMO ANNIVERSARIO DI VITA RELIGIOSA
29 novembre 2009
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Montebello Jonico – Grande festa a Montebello per il cincinquantesimo anniversario di vita consacrata di Suor Elisa Sclapari, prima suora dell’Ordine delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore che nel 1985 iniziò l’importante cammino delle missioni all’estero.
Nella Chiesa dell’Isodia (Presentazione) di Montebello, paese che ha dato i natali a suor Elisa si sono ritrovati in molti per partecipare alla liturgia Eucaristica presieduta da don Carmelo Perrello e concelebrata da don Demetrio Sarica, rettore del Seminario di Reggio Calabria.
Suor Maria Rocchi, superiora provinciale delle suore fondate da Mons. Giuseppe Cognata, vescovo di Bova, ha affermato che l’oblazione rappresenta la donazione totale dell’uomo a Cristo senza limiti e senza confini. E suor Elisa nel dire “sì” ha abbracciato la vita come dono per dare ai più deboli la speranza della vita, così come precisato da don Carmelo nel suo saluto.
Parole forti evidenziate anche da don Demetrio nell’omelia dove ha ripercorso il senso della vita consacrata e di chi l’ha radicata nel cuore di Cristo vera luce e vero riferimento del mondo.
Presenti oltre alle comunità parrocchiali, le suore boliviane, le suore di Pellaro, di Saline, di Lazzaro, di Montebello e di altri luoghi.
Presenti oltre alle comunità parrocchiali, le suore boliviane, le suore di Pellaro, di Saline, di Lazzaro, di Montebello e di altri luoghi.
Singolare la testimonianza di suor Elisa. “Ho imparato che il Vangelo non si deve solo leggere agli altri ma gli altri lo devono leggere nella nostra vita”.
Parole profonde così come quelle pronunciate quando ha chiesto ai presenti di pregare per la sua fragile vista affermando che se alla Bolivia ha donato il cuore, facendo la volontà di Dio sarà felice di donare anche la vista.
Suor Elisa, missionaria della concretezza, quando è arrivata a Cochabamba trovò una condizione indescrivibile.
Comprendendo che bisognava partire dai piccoli ha fondato un asilo, poi una scuola elementare, poi una scuola media fino ad orientare i ragazzi all’università.
Ha fatto portare l’acqua e la luce nelle case, ha insegnato la via del bene e soprattutto ha testimoniato e testimonia il Vangelo con la propria vita.
Da sola non sarei stata capace di far nulla, ha detto suor Elisa, è Dio che ha operato e che opera in me grandi meraviglie.
Il desiderio di suor Elisa è uno: “lodare Dio ogni giorno e fare del bene a tutti”.
Per l’occasione è stato inaugurato il coro interparrocchiale “don Pietro Polimeni” in memoria del giovane parroco in missione a Montebello e a Masella che ha lasciato questa terra qualche anno fa.
Un coro nato da un’idea e voluto da don Carmelo Perrello e da don Liberatus Kadio, parroco di Masella.
L’immediata past president del Kiwanis, Francesca Pizzi che nel portare i saluti del presidente Gianni Canale ha consegnato alla suora un assegno per l’adozione di un’aula di studenti.
La comunità di Montebello ha adottato una classe che verrà chiamata “aula don Pietro Polimeni” e un salone che verrà chiamato “salon Montebello Jonico”.
Suor Elisa ha ringraziato tutti ricordandosi della sua catechista Mela Maresca presente alla celebrazione.
Dopo la Messa è stata presentata la vita di suor Elisa e successivamente nel salone don Rosario Caratozzolo è stato preparato un momento di festa.
Vincenzo Malacrinò