A S. ANASTASIO UN MOMENTO DI PREGHIERA ORGANIZZATO DAL DOTT. ANTONINO ZEMA
Nel giorno di S. Anastasio, dunque, a Montebello, per la prima volta dopo, sicuramente, secoli, su iniziativa del dott. Antonino Zema, neurologo di origine montebellese, nel luogo dove sono presenti gli antichi ruderi, diversi fedeli si riuniranno per pregare Dio e per onorare il Santo cui è dedicata quella Chiesetta scoperta dal professore Domenico Minuto.
Si tratta di un’opera di rara bellezza per la quale il professore Luigi Sclapari, storico montebellese, ha più volte sollecitato diverse istituzioni, interessando persino il Ministero perchè i ruderi potessero essere recuperati e valorizzati.
Lo stesso dott. Zema si è attivato presso la Soprintendenza perchè potesse giungere qualche finanziamento e proprio sulle pagine di questo giornale è stata condotta una vera e propria battaglia perchè venisse recuperata entro tempi brevi l’opera del decimo secolo che resiste ancora per poco alle intemperie del tempo e degli agenti atmosferici.
Così recentemente si è avuta notizia che c’è un finanziamento di circa cinquantamila euro per il recupero dell’opera bizantina di cui circa 37 effettivamente disponibili per l’azione concreta sui manufatti e sugli affreschi.
Oggi a Montebello con Zema anche alcuni religiosi di rito ortodosso tra cui il diretto discendente del chierico Scordino che esercitava il suo ministero nella Chiesa dittereale di S. Nicola, parrocchia del barone Bernardino Abenavoli del Franco. Proprio con Scordino si chiudeva il rito greco bizantino a Montebello Jonico mentre oggi con il suo discendente si dà un forte impulso alla storia che merita di essere rivisitata e vissuta.
Vincenzo Malacrinò