LE ASSOCIAZIONI INTENDONO SCENDERE IN PIAZZA
2 gennaio 2010
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Montebello Jonico – Le associazioni intendono scendere in piazza, organizzare scioperi e cittadini per dire “no” alla centrale a carbone.
Questa l’aria che si respira nell’area grecanica ancor prima della lettura ufficiale del decreto che forse, chi lo sa, darebbe il via libera alla costruzione della colossale opera per la produzione di energia.
Non sono solo le associazioni locali ad essere irrigidite da questo ipotetico assenso ma anche le associazioni ambientaliste che annunciano una severa azione democratica per continuare a ribadire il “no” corale allo stato centrale.
Il parere istruttorio approvato a Roma presso la sede dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) mette sul piede di guerra tutti senza neppure conoscere in maniera ufficiale quanto contenuto al suo interno dal momento che è coperto da segreto d’ufficio.
Le associazioni del posto comunicano che politici regionali e provinciali sono pronti a scendere in campo e che le stesse in sintonia con le associazioni ambientaliste nazionali porteranno avanti la battagli a del “no” iniziata già nel passato.
Le associazioni del posto comunicano che politici regionali e provinciali sono pronti a scendere in campo e che le stesse in sintonia con le associazioni ambientaliste nazionali porteranno avanti la battagli a del “no” iniziata già nel passato.
Intanto c’è chi si interroga sugli assenti e sulle motivazioni che hanno portato Regione e Comune di Montebello Jonico a non presenziare all’incontro romano.
Guarna ha spiegato che la convocazione per il professore Vincenzo Piccione, esperto nominato dall’allora sindaco Loris Maria Nisi, che aveva già fatto le prime osservazioni al progetto, non è stata inoltrata perché il Comune ha ricevuto la missiva giorno 15 e la convocazione era per giorno 17. Guarna ha comunicato alla commissione romana l’impossibilità ad essere presenti ed al contempo ha richiesto copia del verbale.
Un verbale che non dice più di tanto se non quanto sintetizzato nelle poche righe dove il prof. Mantovani, illustra le finalità e specifica la condivisione del parere istruttorio conclusivo relativo alla centrale termoelettrica a carbone da 1320 megawatt da realizzarsi a Saline di Montebello Jonico.
I membri del Gruppo Istruttore di nomina ministeriale hanno condiviso il parere presentato e solo il rappresentante della Provincia Postorino ha ribadito la ferma opposizione della Provincia per la costruzione dell’opera.
Adesso si attendono risvolti mentre le associazioni minacciano una vera e propria battaglia democratica aperta.
Adesso si attendono risvolti mentre le associazioni minacciano una vera e propria battaglia democratica aperta.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”