IL SINDACO NISI ATTACCA LA MAGGIORANZA E RIBADISCE IL “NO” AL CARBONE
14 febbraio 2010
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Montebello Jonico – Le dichiarazioni del sindaco Nino Giarna, in merito alla sua posizione sulla centrale a carbone, ha suscitato non poche polemiche tanto che l’ex sindaco Loris Maria Nisi ha inviato un lungo comunicato stampa dove bacchetta l’attuale primo cittadino per il modo di fare e per i tentennamenti e l’immobilismo avuto fino ad oggi.
“Il Sindaco di Montebello Ionico, attacca Nisi, ha chiarito con quanto dichiarato in merito alla centrale quanto era già noto e il suo “no” alla centrale non è così netto per come scritto nelle gigantografie elettorali”.
Nisi rivolgendosi a Guarna precisa che “ciò che inquieta e che spinge a replicare è la circostanza che, forse per difendersi dalle accuse di immobilismo si sia spinto ad avanzare una ricostruzione errata degli eventi solo per fare intendere che la precedente amministrazione è stata assente.
Così è arrivato ad affermare che agli inizi degli anni ‘90, con l’approvazione della prima giunta Nisi, la SIPI avrebbe potuto lottizzare e vendere i lotti alla SEI, cambiando il piano industriale”.
Ora questa confusa ricostruzione, afferma Nisi, “non tiene conto del fatto che non vi è alcun atto della precedente amministrazione su ipotesi lottizzatorie della Sipi, né vi sarebbero potuti essere, atteso che il Comune non ha alcuna competenza , quando la cessione sia superiore ai 10.000 mq”.
“Contrariamente a quanto ricorda il sindaco Guarna, iniziative contro progetti ritenuti nocivi per il territorio sono state adottate ed il consiglio comunale si è espresso facendo sentire la propria voce in modo squillante, così come avvenne per le farine animali e per la centrale a carbone”.
Ora questa confusa ricostruzione, afferma Nisi, “non tiene conto del fatto che non vi è alcun atto della precedente amministrazione su ipotesi lottizzatorie della Sipi, né vi sarebbero potuti essere, atteso che il Comune non ha alcuna competenza , quando la cessione sia superiore ai 10.000 mq”.
“Contrariamente a quanto ricorda il sindaco Guarna, iniziative contro progetti ritenuti nocivi per il territorio sono state adottate ed il consiglio comunale si è espresso facendo sentire la propria voce in modo squillante, così come avvenne per le farine animali e per la centrale a carbone”.
Tra l’altro, precisa Nisi “il Sindaco ricorda anche male i vari passaggi temporali, perché la cessione alla SEI di terreni, senza alcuna comunicazione al Comune, avvenne nel 2006. In quella data, infatti, è stato stipulato un preliminare di vendita da parte di un rappresentante della Sipi, che agiva in forza di una procura conferitagli, anni prima, dal presidente del consiglio d’amministrazione della Società Consortile. Questo soggetto non era certamente il sottoscritto”.
Nisi lancia quindi battute per evidenziare fatti ed eventi sottolineando che “ il sindaco Guarna ricorda male i fatti e ciò stupisce, dal momento che non certo il sottoscritto, all’epoca, era socio del consorzio Sipi, e sempre, non certo il sottoscritto, ha terreni assegnati in quell’area”.
Appare strano, continua Nisi, anche in riferimento al degrado funzionale del porto che sembra rivestire importanza particolare per il nuovo capo dell’amministrazione il quale dimentica, però, che non più di un anno fa, era stata inserita proprio l’area della liquichimica e del porto di Saline in progetti per la riqualificazione approvati dal cipe e che avevano ricevuto una preliminare assegnazione di 50 milioni di euro” .
“Mi sia concesso, infine, di ricordare che fino al 1999 il Comune di Montebello era privo di fogne, con l’acqua razionata, scuole cadenti, senza cimiteri, senza impianti sportivi e con pessime strade”.
Nisi nel suo finale del comunicato dà una bacchettata conclusiva all’attuale amministrazione precisando che “fino ad oggi, si sono visti solo interventi in somma urgenza e qualche inaugurazione di opere realizzate da altri”.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”