NE “SI” NE “NO”. QUESTA LA POSIZIONE DEL SINDACO GUARNA SULLA CENTRALE A CARBONE
14 febbraio 2010
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Montebello Jonico – Il sindaco di Montebello Nino Guarna precisa alla stampa il suo pensiero in merito alla centrale a carbone con un comunicato scritto nel quale afferma che “non vi è né un “no” e neanche un “si” pregiudiziale o peggio ideologico” ed ancora che “sia chiaro, una volta per sempre, che nessun progetto passerà, sia questo centrale a carbone, Api, e quant’altro, se il prezzo dovesse essere la salute dei cittadini o il bene comune che si chiama ambiente”.
Logico chiedersi chi deve stabilire gli impatti delle opere e capire se rappresentano un bene per la collettività o meno. Gli slogan elettorali chiari e fermi per il “no” al carbone e si alle attività alternative sostenibili con il territorio davano invece la chiara chiusura dell’amministrazione Guarna verso il progetto che attende la VIA per poter poi seguire tutto l’iter fino alla costruzione della centrale.
In ogni caso Guarna nel suo comunicato chiarisce che “negli anni 70, con il benestare delle amministrazioni locali, sono stati espropriati e distrutti oltre 100 ettari di terreni agricoli, che davano lavoro a tanti concittadini, per costruire quella, ormai famosa lquichimica, che se fosse entrata in produzione non avrebbe prodotto aria delle Dolomiti”.
Il sindaco evidenzia quindi la nocività di quell’opera industriale precisando che poi “nei primi anni del 2000, ecco arrivare un’altra società, la Sipi, che cambiando piano industriale, con l’approvazione della giunta di allora, presieduta dall’ex sindaco Nisi, non prevedeva, certo, la produzione di profumi o di caramelle, senza che nessuno si sia creato alcun scrupolo ambientalista”.
Una storia lunga quella che tratta il primo cittadino e che cerca di capire le motivazione delle discussioni odierne.
“In questi ultimi anni, precisa Guarna, la Sipi, in maniera indisturbata, ha potuto lottizzare e vendere alla Sei parte dei suoi terreni, cambiando, ancora, il piano industriale”. Guarna si chiede dove stava il Comune di Montebello in quel periodo e “quale piano strutturale ha messo in atto? Quale manifestazione o protesta ha messo in atto?”.
Poi Guarna attacca le passate amministrazione sul porto. “So solo che negli ultimi 10 anni che corrispondono al suo mandato, Montebello è diventato uno dei Comuni più poveri e degradati d’Europa, dove i nostri giovani scappano per trovare fortuna altrove e gli adulti e gli anziani si sentono rassegnati”.
Guarna elabora la storia passata mentre i cittadini si chiedono cosa sarà del futuro di Montenello. Intanto il primo cittadino lancia una sfida ai candidati a presidente della Regione perché inseriscano nel loro programma il delicato problema di Saline.
Così mentre si discute e si chiacchiera del carbone e dello sviluppo di Montebello giovedì, a Roma, si saprà qualcosa in più sugli orientamenti della Commissione Via.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”