LE FESTIVITA’ PASQUALI ALLIETATE DAL CORO POLIFONICO DELL’ISODIA “DON PIETRO POLIMENI”
Montebello Jonico – Il Coro Polifonico Interparrocchiale dell’Isòdia “don Pietro Polimeri”, in occasione delle festività pasquali, è stato presente nelle parrocchie di Montebello, Masella e Fossato per la liturgia della domenica.
Il coro, costituito a Natale, nasceva proprio con l’intento di servire le tre parrocchie principalmente nei momenti solenni della liturgia. E così è stato dal momento che tutte e tre le parrocchie hanno avuto la possibilità di vivere il solenne momento liturgico con la partecipazione del coro polifonico intitolato a don Pietro Polimeri, giovane parroco che ha speso gli anni più belli della sua vita al servizio delle comunità parrocchiali di Montebello Jonico e di Masella.
Circa quaranta elementi, hanno fatto di tutto per essere presenti alle liturgie per lodare Dio con il canto e per rendere ancor più solenni le celebrazioni.
Don Carmelo Perrello e don Liberatus Kadio si sono detti profondamente soddisfatti per questi semi lasciati cadere nel passato ed ora pronti a dare i primi frutti.
Don Carmelo ha sottolineato l’importanza di andare avanti in questo servizio alle parrocchie che avvicina i fedeli e le comunità in un clima di condivisione e collaborazione che deve necessariamente andare oltre i confini territoriali.
E di fatto è proprio così. Nel coro interparrocchiale non esistono i limiti e confini. Si tratta di una grande esperienza di comunione che è nata in occasione delle festività natalizie a cui hanno aderito in modo convinto circa quaranta elementi.
Encomiabile lo sforzo di tutti i coristi dal momento che hanno cercato di essere presenti a tutte le Messe proprio nell’ottica del servizio alla Chiesa e alla comunità.
Un servizio che, come richiamato da don Liberatus deve sempre crescere nelle comunità ed estendersi nelle sue diverse forme.
Di fatto nella Chiesa tutti i fedeli devono offrire i doni ricevuti e senza risparmio alcuno. I carismi rappresentano la vera dote umana che non può e non deve restare ferma all’interno del soggetto che l’ha ricevuta perché donata non solo a lui stesso ma anche gli altri.
Don Carmelo Perrello, ha pertanto esortato le comunità a guardare con attenzione a questo momento di comunione perché ciò rappresenta veramente un grande dono e uno strumento per poter guardare al futuro con ottimismo e serenità.
È bene specificare che nella storia questa è la prima volta che tre parrocchie si fondono per servire l’intera comunità svincolandosi, così, dai limiti e dai confini parrocchiali. Dai tanti cori parrocchiali, uno solo che riassume tutti. Questa la grande sfida lanciata nel 2009.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su”L’Avvenire di Calabria”