LA SCUOLA DI DEVE RIAPRIRE A MONTEBELLO
14 settembre 2010
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Montebello Jonico – L’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Montebello Jonico è su tutte le furie. “Qualcuno mi deve spiegare con quale criterio è stata chiusa la scuola di Montebello senza avere contatti ufficiali con il Comune. Le mamme in piazze, le proteste i se e i forse e poi la grande frittata: la scuola chiusa”.
Crea non va per il sottile e afferma che questo è solo l’inizio di un grande impoverimento per l’entroterra.
“L’anno scorso è toccato a Montebello per le elementari; quest’anno a Montebello per le medie. Ora a Fossato rimangono una pluriclasse ed una classe per le medie e l’anno prossimo è tutto da vedere. Con questo sistema Fossato seguirà la sorte di Montebello”.
L’assessore Crea rimarca il suo progetto. Quello che già l’anno scorso aveva sottoposto alla dirigente per l’istituzione di un plesso a Montebello, uno a Masella e uno a Fossato.
“Noi dell’entroterra non faremo la guerra tra poveri, ma nessuno e dico nessuno deve produrre danni a perdere alle future generazioni”.
L’assessore Crea rivolgendosi alla dirigente precisa che con la direzione non c’è stato nessun dialogo. “All’incontro con la dirigente siamo rimasti intesi così come per l’anno precedente.
Ebbene dopo questo, noi dell’entroterra ci ritroviamo con le spalle al muro.
Ci ritroviamo con bambini costretti ad alzarsi alle sei del mattino e con un inverno rigido dietro le porte”.
Ma forse proprio questa disavventura porterà l’entroterra ad essere compatti.
Si parla di riunioni tra genitori, di incontri, di istanze ufficiali e di altro. Tutto teso a definire le difficoltà di questo presente.
“Preciso, continua Crea, sfogandosi a tutto campo, che a Fossato non è stato regalato niente. Anche a loro è stato riservato un temporaneo disservizio e una chiusura futura del plesso o una pluriclasse con una classi. Questo non è certamente garantire un servizio di qualità didattica agli studenti”.
Ma Crea non si dà per vinto e annuncia battaglia a tutto campo per fare rientrare in termini normali la situazione.
“Perché non è stato proposto anche quest’anno un unico plesso di scuola media per l’entroterra? Questo si sarebbe dovuto fare se veramente non si voleva impoverire la parte montana, già disagiata per conto suo”.
A onor del vero, la dirigente, l’anno scorso aveva proposto l’istituzione di un unico plesso ed è scoppiata la guerra tra chi non voleva mollare da una parte e chi dall’altra.
La spuntò Fossato e Montebello ottenendo tutto e niente dal momento che in entrambi i plessi vennero istituite delle pluriclassi.
Però forse quest’anno i tempi erano maturi per fare lo stesso ragionamento. I genitori forse si sarebbero convinti.
Ma le sorprese non sono mica finite. L’assessore Crea precisa che con tutta la buona volontà non si può garantire ai ragazzi di Masella o di Montebello un servizio efficiente e consono alle loro esigenze per un semplice motivo: gli scuolabus sono tre.
Uno serve a Saline, uno a Fossato e uno a Montebello – Masella. Bene, proprio questo dovrebbe accompagnare i ragazzi di Masella o di Montebello in contemporanea. Cosa impossibile tra noi terreni.
Quindi o i ragazzi di Masella che si recano a Saline o quelli delle borgate dovrebbero arrivare in ritardo. Ritardi sostenuti ad avviso dell’assessore che comporterebbero enormi difficoltà alla didattica e agli studenti.
“La normativa parla chiaro afferma Crea, i ragazzi non possono essere scrutinati con 50 assenze. Sommando le ore di ritardo di tutto l’anno e le assenza per maltempo e per altri motivi la soglia prevista verrà ampiamente superata recando danni irreparabili ai ragazzi”.
Sono convinto, ha concluso Crea, che si troverà un accordo sia con la dirigente che con le famiglie.
Intanto le mamme mantengono alta la protesta e non si dicono arrese nei riguardi della chiusura.
Vincenzo Malacrinò
Intanto le mamme mantengono alta la protesta e non si dicono arrese nei riguardi della chiusura.
Vincenzo Malacrinò
Pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”