LE MAMME BLOCCANO LA STRADA
13 settembre 2010
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Montebello Jonico – Strada provinciale bloccata ieri mattino, nel centro storico. Mamme e papà determinati a fermarsi in quella piazza antistante la Chiesa Protopapale dell’Isòdia di Montebello Jonico fino a sera.
“Da qui non ce ne andiamo. I nostri figli faranno lezione all’aperto fino a quando qualcuno non si degnerà di fare qualcosa”.
Le autovetture sono rimasti bloccate fino a quanto non sono giunti i carabinieri diretti dal Maresciallo Davide Micale i quali sono riusciti a convincere i genitori a spostarsi dalla carreggiata.
Alla telecamera della Rai le mamme hanno raccontato la vicenda della chiusura della scuola.
Con la stampa si sono sfogati affermando che “questo si registrando per l’inerzia di chi non ha fatto niente durante l’anno”.
Presenti molti cittadini. Presente anche l’assessore alla pubblica istruzione Giuseppe Crea, l’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza di Montebello Loris Maria Nisi, l’ex assessore Nino Cilea e l’ex assessore Filippo Calabrò.
“Chiariamo, ha precisato Nisi, che non siamo stati invitati. Come tutti leggiamo i giornali e quindi sapevano dell’iniziativa”.
In piazza i bambini con banco e sedie studiavano italiano, scienze e geografia senza tralasciare la matematica.
Una protesta diretta alla riforma e a quanti hanno responsabilità in merito.
I genitori non hanno esitato a scagliarsi contro tutti a partire dal governo centrale fino a quello locale per poi partire ancora dai vertici della pubblica istruzione per giungere alla direzione.
Intanto la Rai raccoglieva ogni sfogo. “Mio figlio si deve alzare prestissimo la mattina per poter andare a scuola. Questo vuole lo Stato? Forse li dobbiamo lasciare a casa senza istruzione? Dobbiamo trasferirci in un altro Comune? Cosa dobbiamo fare?”
Avviliti ma determinati i genitori non mollano e avvertono che si recheranno nelle sedi opportune per tutela re i propri diritti.
Intanto Loris Maria Nisi alla stampa ha dichiarato che sarebbe stato opportuno riunire in precedenza il consiglio comunale. Un consiglio che purtroppo non si riunisce dal mese di Aprile.
Filippo Calabrò afferma che “senza voler far polemica, mi pare che l’amministrazione attuale non sia presente. Ho l’impressione che sia distante dai problemi dei cittadini. Ma forse è solo una impressione”.
L’assessore Giuseppe Crea, presente alla manifestazione, ha ancora una volta precisato che il suo progetto era chiaro sin dall’anno scorso e non esita ad affermare che le responsabilità non sono del Comune ma di chi gestisce la scuola.
“Per me si doveva istituire una scuola media a Montebello, una elementare a Fossato e a Masella”.
Lo storico Luigi Sclapari, presente alla manifestazione ha affermato che “i genitori hanno pienamente ragione anche perché i loro figli non possono sopportare il peso di un viaggio a scapito del tempo studio e del gioco nonché dei pasti regolari, rischiando la vita lungo il tragitto”.
Intanto i cittadini tutti rumoreggiando, fanno presente che andranno avanti con altre iniziative forti per sensibilizzare chi studia i problemi sono attraverso i numeri.
“La legge deve tenere conto dei disagi dei più piccoli e del nostro vivere in paesi di montagna. Esistono le scuole di montane; bene li attivino anche a Montebello”.
Intanto Crea ha fatto sapere che sarà opportuno di fare un consiglio comunale all’aperto per discutere di tutto questo.
Una cosa è certa: la scuola è chiusa e se oggi se ne parla è solo perché le mamme hanno protestato.
Vincenzo Malacrinò