IL WWF RITORNA IN PIAZZA CONTRO IL CARBONE
26 ottobre 2010
Nessun Commento
Montebello Jonico – Il WWF è sceso in Piazza a Saline con bandiere e striscioni con la scritta “no al carbone”.
Loro, con commenti e azioni di sensibilizzazioni hanno rotto il silenzio di questi giorni, facendo registrare la prima manifestazione di piazza ed evidenziando l’assenza dei politici.
Di fatto dopo il “si” della commissione VIA della capitale nessun sindaco ha scritto due righe di comunicato per manifestare ai cittadini le proprie sensazioni.
Così Montebello ancora una volta si lascia all’immaginazione a all’interpretazione di quelli che potrebbero essere gli scenari futuri senza avere però indicazioni precise dai propri rappresentanti.
Al di là di questo Tito Solendo ed altri ambientalisti hanno presentato ai cittadini le ragioni del “no” specificando che “si devono rispettare i protocolli internazionali per quanto riguarda le emissioni e che gli inquinanti rappresentano un dramma per le popolazioni”.
Il WWF afferma di non retrocedere nemmeno di un passo dalle posizioni ambientaliste e di non accettare nessuna forma di ammortizzatori in cambio della salute e dell’ambiente.
Le battute si riferivano all’eventuale fornitura di energia elettrica a prezzi scontati così come dichiarava in una nota l’onorevole Versace e ad altri ammortizzatori che dovrebbero ripagare in qualche modo i costi che il territorio dovrà subire.
Il WWF annuncia che l’unico tavolo su cui si potrà dialogare è quello scientifico il quale ad oggi, così come affermato da Solendo, “non ha smentito le nostre teorie”. Non esistono sistemi per catturare la CO2, hanno precisato altri esponenti del WWF, e le quantità immesse non sono di poca entità.
Così di nuovo tuonano i dati: “7,5 milioni di tonnellate all’anno di anidride carbonica ed inquinanti che cadranno sul territorio non solo di Montebello ma del’intera area”. Così Solendo, con numeri alla mano specifica di non essere allarmista ma solo realista.
Ma nonostante questo la commissione VIA ha dato parere favorevole avendo contezza dei valori enunciati da Solendo e da Legambiente nei giorni scorsi.
Si tratta di un teme su cui, certamente si dovrà discutere molto e soprattutto di un tema in cui la politica deve scendere in campo per dire chiaramente e senza mezze parole cosa vuole per il proprio territorio.
Intanto diversi cittadini hanno aperto su face book gruppi contro il carbone ed alcuni hanno superato il tetto dei 5000.
Mentre il WWF sta in piazza alcuni ragazzi si avvicinano alle bandiere ambientaliste incuriositi dal momento e chiedono di sapere qualcosa in più.
Tutta la mattinata e tutto il primo pomeriggio in Piazza Chiesa sono presenti gli striscioni con la scritta “No Carbone”. Parole che balzano all’occhio sopra lo sfondo rosso su cui sono state impresse.
Ed un altro “Difendi la Natura, difendi il tuo futuro”.
Altri cartelli e cartelloni venivano attaccati ai pali con la scritta perentoria “no carbone”. Insomma non è che non si vuole una centrale che produca energia. Non si vuole proprio il carbone.
Da qui la voce di qualche cittadino il quale afferma: “ma perché non si sviluppano forme di energia rinnovabile, perché non si utilizza il sole, perché non il vento o altri sistemi? Perché il carbone?”.
Queste le domande a cui trovano prontamente risposte da parte degli ambientalisti.
Intanto viene evidenziato ancora una volta come l’area su cui dovrebbe sorgere la centrale è prossima ad un SIC (Sito di interesse Comunitario) e come la legge regionale vieta l’uso del carbone quale combustibile per alimentare qualsiasi impianto.
Il WWF precisa che si stanno preparando grandi manifestazioni per ribadire il “no”.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”