Montebello Jonico – L’associazione “I Fossatesi nel Mondo” al Comune fa una proposta chiara: sostituire il loro tabellone di truciolato che riporta i nomi di tutti i caduti o dispersi in guerra di Fossato con una iscrizione ai lati del monumento eretto davanti la delegazione.

Si tratta di un’opera finanziata dalla Provincia ma realizzata a metà, così come fa notare il presidente dell’Associazione Mimmo Pellicanò in quanto  “o per dimenticanza o negligenza degli amministratori o del progettista  non hanno riportato i nomi di chi ha immolato la propria vita per la patria”.

In tutti questi anni nessuno ha notato l’assenza, nessuno ha cercato e nessuno ha pensato di collocare il nome dei caduto nel giusto posto. Così l’associazione attraverso una fattiva collaborazione con Ministero della Difesa ha dato un nome ed un cognome ai valorosi giovani di Fossato presenti in prima linea e fino al punto di dare la propria vita nella guerra in Cirenaica, la Grande Guerra, nella Rivoluzione Spagnola e nella II^ Guerra Mondiale.

I nomi sono stati stampati su carta colorata e poi apposti su un lungo tabellone in truciolato. I soci e il presidente dell’associazione  “I Fossatesi nel Mondo” ogni 4 novembre lo portano in corteo, con una corona di alloro in testa, fin davanti al monumento per poi ricollocarlo nella sede dell’Associazione.

Merito all’associazione per il suo fare. Non si potrebbe dire lo stesso di chi in tutti questi anni ha lasciato tutto nell’oblio. Basta sommare tutte le amministrazioni susseguite per ottenere il totale del grado di sensibilità mostrato verso i caduti.

Così il presidente Mimmo Pellicanò  ha invitato chi ora è al governo comunale e nello specifico due assessori dell’entroterra Bruno Macheda e Giuseppe Crea a portare la causa in seno all’amministrazione comunale perché, in tempi brevi, si provveda a collocare sui blocchi laterali in marmo i nomi dei soldati fossatesi.

La speranza è che i tempi siano veramente brevi e non come quelli trascorsi. Certo se si prendesse coscienza che la vita di quei giovani è servita anche per chi oggi vive questo secolo in modo sereno, forse si troverebbero in modo immediato soluzioni degne di commemorare chi non ha esitato a dare la vita per i posteri.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su il Quotidiano della Calabria”