L’onda del “no” non si scoraggia. Va avanti. Nonostante il digniego di una sala comunale a Melito Porto Salvo, per un guasto ad un bagno, così come trapelato, loro si sono riuniti e ogni intervenuto non si è risparmiato dal lanciare bacchettate al sindaco di Melito.

Bacchettate alla SEI e a chi intende investire in modo non compatibile in Calabria.

“Non ci compreranno con quegli ipotetici trecento posti, hanno affermato gli organizzatori, chi propone la centrale conti piuttosto tutti quelli che a causa loro si perderanno. Le case non si venderanno, i pescatori potranno cambiare mestiere ed il turismo crollerà. Per non parlare poi dell’agricoltura”.

Per i sostenitori del “no carbone”, l’eventuale costruzione della centrale sarebbe un vero disastro.

Presenti:

Il consigliere provinciale Omar Minniti, il sindaco di S. Lorenzo Pasquale Sapone, il sindaco di Bagaladi Federico Curatola, l’ex sindaco di Montebello Loris Maria Nisi, Nuccio Barillà di Legambiente, Tito Solendo del WWF, il presidente dell’Associazione pro- Pentidattilo, i presidenti delle associazioni dell’area grecanica ed ancora Filippo Paino, vice presidente del Gal Area Grecanica, l’Architetto Santo Marra che ha curato numerosi progetti per l’area grecanica e Piero Polimeni, diretttore del Progetto Borghi Solidali della Fondazione per il Sud e altre autorità.

“Continuiamo ad affermare il nostro no alla centrale a carbone – dichiarano gli organizzatori – insieme con la speranza di poter costruire un progetto di sviluppo partecipato per tutta l’area grecanica”.

La riunione di ieri, così come affermato dai partecipanti era solo un appuntamento atto a fare la situazione sul punto dopo la grande manifestazione “no carbone” di Saline ed il consiglio provinciale aperto.

Bacchettati tutti coloro che non sono usciti allo scoperto e chi segue doppie linee.
Non sono mancati cretiche forti a quegli amministratori che pur dicendosi per il “no” fiancheggiano per il “si”.

vi.m.

3 dicembre 2010

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