UN CONCERTO PER RICORDARE UN ANGELO
Montebello Jonico – Angeli che cantano per Angeli. Accade a Fossato, nella Chiesa dedicata alla Madonna del Buon Consiglio, dove i bambini cantano per ricordare il loro amico Domenico.
L’idea è stata del parroco don Carmelo Perrello, il quale dopo aver annullato tutte le attività ricreative organizzate dalla parrocchia, compreso un presepe vivente, ha lasciato in programma solo questo concerto natalizio al quale Domenico doveva essere presente.
Ora lui è un Angelo tra gli Angeli e per questo da quel piccolo angolo di Paradiso, chi abita la terra ha voluto dedicargli alcune note.
Brani natalizi elevati al cielo dai più nobili: i bambini che, con voce angelica, hanno saputo far giungere fino alle sfere più alte del cielo ogni canto ed ogni emozione.
E lì, dentro la Chiesa del Buon Consiglio di emozione e commozione se ne respirava tanta.
Non era un concerto come un altro. Non si trattava della serata di sempre ma di un momento speciale. Bello ma al contempo difficile: la mente ripercorreva un dramma inaspettato. La morte improvvisa di Domenico ha segnato l’intera comunità e non solo. Don Carmelo sin dalle prime ore della sera era in Chiesa. Con lui tutti i bambini. Cappellino di babbo natale in testa e foglio dei canti in mano. Poi niente. Solo la straordinaria voce di chi vive gli anni più teneri della propria vita.
Loro, i bambini, non hanno altro da presentare. Spontanei e semplici dedicano le loro note all’amico che vive il Paradiso.
Quei bambini avevano qualcosa di speciale. Sembrava cantassero in playback ed invece no. Erano proprio loro a saper tirare vivacemente ogni nota.
Erano solo che, scavando dentro il proprio cuore, sapevano trasferire all’esterno i sentimenti più veri. Ed era don Carmelo Perrello, parroco di Fossato, il regista di tutta questa impresa.
Il giovane sacerdote, aiutato da Giusy e Caterina Sgrò, Paola Santisi, Sandra Pizzichemi, Rosa Foti, Carmelina Ligato e Nunziatina Fortugno ha realizzato per la comunità il regalo più grande.
Il primo banco era riservato. Là doveva sedere la famiglia di Domenico e così è stato. Nella piccola ma grande Chiesa il clima si presentava ricco e povero. Mancava qualcuno.
Don Carmelo Perrello, fuggitivo alla stampa, non ha voluto rilasciare commenti. “Hanno fatto tutto loro ha detto. I bambini sono i veri protagonisti di questa serata. Loro e le ragazze sono stati il motore di questo giorno”. Di fatto non è proprio così. Ma il giovane parroco preferisce stare al di fuori del palcoscenico. È una sua caratteristica.
“Avremmo voluto trascorrere questa serata in altro modo, con una gioia diversa nel cuore. Ma il cristiano deve essere sempre tale ricordando che tutto, tutto ha un senso, persino ciò che noi non riusciamo a spiegarci”.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”