IL VENTO NON FA FUMO
Montebello Jonico – Il vento soffia il carbone e regala energia pulita. Così mentre si discute sulla centrale a carbone di Montebello Jonico il Comune di Bagaladi risponde concretamente attraverso un impianto eolico che si sta costruendo proprio al confine di Montebello. I lavori sono iniziati e la parte alta dell’altopiano è un cantiere aperto. Ruspe, camion, grandi rotoli con cavi così come sbancamenti e riporti sono all’ordine del giorno su diversi ettari di suolo. Davanti al cancello una tabella tecnica e sulla sinistra la scritta “Enel l’energia che di ascolta”. In questo caso ha ascoltato la voce dei cittadini e di quegli amministratori che hanno detto “si” ad un progetto compatibile con l’ambiente e comunque ad alta capacità di produrre energia pulita. Il vento non si deve pagare. Le pale gireranno di notte e di giorno in modo tale da soddisfare gli investitori ed i fruitori del territorio i quali sono ben lieti di ospitare opere simili. Questa la risposta di un territorio che non dice sempre “no”. O meglio di un territorio che sa dire “no” e “si” in funzione dei rapporti vincolanti tra ambiente e vivibilità serena dello stesso. Le pale eoliche non spaventano nessuno. Saranno pur alte, affermano alcuni cittadini, ma non inquinano. Gireranno forte e magari produrranno un po’ di rumore, affermano altri, ma certamente non ci faranno vivere nel panico del “non sapere” che cosa discenderà dalla loro azione. I cittadini vogliono, quindi investimenti sul territorio ed il fatto che la costruzione di questo impianto non è stato preceduto da scioperi o da altro ne dà conferma. La gente vuole la realizzazione di opere ma di quelle certe e sicure. Il dubbio non permette agli stessi di poter esternare la propria opinione in modo sereno e così si preferisce dir di “no”. Intanto la strada che porta all’altopiano di Bagaladi, subito dopo Embrisi, territorio di Montebello Jonico, abbandonato da tutti, è diventata un via vai di camion. Diversi gli operai che stanno operando nel cantiere aperto da poco ed altri lavoreranno. Ancora si è nella fase iniziale. Le ruspe hanno aperto piste abbastanza profonde in diverse aree del suolo. Cumuli di sabbia vengono trasportati ogni giorno ed accantonate nell’ingresso del cantiere mentre altri ettari di suolo vengono transennati con ferri e tavole dipinti di rosso. I cartelli con l’indicazione dei lavori in corso e le recinzioni stimolano la curiosità dei passanti i quali si fermano per osservare e per capire che cosa si sta facendo in aperta montagna. L’Enel Green Power Calabria che è il committente può registrare il plauso dei cittadini per questa opera La storia sintetizza una sorta di paradosso: nella parte alta la realizzazione di centrali eoliche e nella parte bassa l’ipotetica realizzazione di una centrale a carbone. Il “nord” del territorio sarebbe in sintonia con l’ambiente annullando le produzioni di Co2 e di inquinanti mentre il “sud” si guarderebbe in direzione opposta. Anche a Montebello, in località S. Antonio era previsto un impianto simile. Ma che fine ha fatto il progetto? L’amministrazione si sta ancora interessando? Domande aperte che attendono una risposta. Chi lo sa, forse anche qui il vento “soffierà” il carbone.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”
gennaio 23rd, 2011 at 22:47
Sono convinto che il dialogo costruttivo riesce ad essere strada capace di giungere là dove forse non si pensava.
Quindi commentate pure e soprattutto cerchiamo di trovare suggerimenti e stimoli perchè chi amministra possa essere in sintonia con quanto la gente si aspetta e con quanto promesso agli elettori.
A presto
Vincenzo Malacrinò
gennaio 18th, 2011 at 20:36
Egregio,sempre più spesso noi semplici cittadini vediamo i politici fare tanto fumo (giusto per restare in tema) nel momento in cui succedono le disgrazie e invocare l’aiuto dello Stato quando la natura riversa la sua furia contro di noi. Parlandone in senso generale, io mi chiedo dove siate voi politici quando c’è da controllare la gestione del territorio e quando c’è da dire dei No! a chi vuole costruire laddove non può e non deve. Non venite per cortesia a indignarvi DOPO!!! Un esempio? lei ha mai visto la trasmissione “Report”, nella puntata dove si fa il punto sulle facili concessioni edilizie in Calabria, concesse senza il minimo controllo da parte delle autorità? Io si, e c’era da vergognarsi. Ebbene, un anno dopo lo stesso territorio viene distrutto dalla furia delle fiumare ostruite e le case sul greto vengono spazzate via. Allora, e solo allora,un politico salta fuori accusando “lo Stato assente” e chiede risarcimenti a go go. Vista la manchevolezza della Regione nel controllo, io, se fossi lo Stato,non elargirei un bel niente alla Calabria, anzi, metterei in atto il famoso federalismo, così il sud forse imparerebbe a camminare con le proprie gambe,e magari sarebbe anche la volta buona che si libererebbe di chi ci governa male e anche della criminalità organizzata!
gennaio 18th, 2011 at 16:56
non era un tentativo di scaricare su altri responsabilità o insuccessi. era solo un’amara constatazione.
un classico della politica è la volontà di chi subentra di scaricare le colpe su chi l’ha preceduto e non viceversa.
sono pieno di colpe e responsabilità, ma spero che questo non mi vieti di associarmi all’indignazione.
gennaio 18th, 2011 at 11:44
mah. Facile parlare quando ormai la cosa è passata in mano altrui e si possono attribuire gli insuccessi a chi ha preso il nostro posto. Un classico della politica.
gennaio 17th, 2011 at 20:39
forse, le uniche somme riscosse da altra amministrazione, sono quelle del primo acconto. Così come non mi risulta che sia stata sottoposto all’esame della Società un ampliamento della convenzione che il Consiglio Comunale ha deliberato di approvare nell’apprile 2009.
E’ un peccato che i nostri amministratori non abbiano più seguito la procedura. Mi rallegro con il Sindaco di bagaladi che, invece, ha voluto dare una sua impronta al progetto, velocizzando l’aperura del cantiere.
probabilmente, hai ragione tu ancora una volta.
sono interessati ad altre forme di energia.
ciao
gennaio 17th, 2011 at 20:31
Caro Vincenzo, ho letto anche oggi il tuo scritto che diventa sempre più un cahier de doléance.
E’ vero l’Amministrazione comunale di Montebello non si sta occupando (o preoccupando) di dare impulso alla procedura con Enel Gren power.
Ciò nonostante, nel 2008 fossimo riusciti a far sottoscrivere alla Società una modifica alla convenzione che prevedeva che la Società avrebbe dovuto versare al Comune di Montebello (e per estensione agli altri due comuni – Motta S. Giovanni e Bagaladi) delle somme suddivise in tre trranche (una somma al momento della sottoscrizione) una all’ottenimento delle concessioni, una al momento dell’inizio dei lavori.
gennaio 17th, 2011 at 15:31
bella iniziativa! questo progetto eolico è la risposta a tutti i dubbi dei cittadini montebellesi, e chiarisce in amniera efficace e semplice il nostro pensiero: pensiero che non s’accontenta di ciò che gli si propone solo per potersi “riempire la pancia”, ma al contrario, sa scegliere fra diverse ipotesi, guardando alla salute dei cittadini e al benessere del territorio stesso. Ben fatto,comune di Bagaladi! Tanto di cappello alla lungimiranza del primo cittadino,e speriamo che quello di Montebello apra gli occhi e non pensi solo a riempirsi il ventre…. di carbone!