IN PIAZZA PER IL “NO” ALLA CENTRALE A CARBONE
Montebello Jonico – Non vogliono la centrale a carbone. I sostenitori del “no” stamattina, 12 marzo, alle ore 10 saranno tutti presenti al polivalente di Saline per ribadire la contrarietà al progetto elvetico.
“Facciano questo progetto in Svizzera e facciano lavorare i giovani della loro terra”. Queste le battute frontali di chi non si trova in sintonia con questo progetto rinnegato dal popolo e dalle istituzioni. Il “no” corale ed ufficiale è giunto sin da subito agli investitori ma nonostante ciò il progetto sta andando avanti. Questo turba la gente e probabilmente per questo è accanita più che mai.
I cittadini non vogliono un progetto che dovrebbe nascere “tra cielo e mare”. Frase, questa riportata nella testata di un sito, che dovrebbe rappresentare un portale turistico del Comune di Montebello Jonico dove, in primo piano, veniva riportata l’immagine del progetto della centrale a carbone con il titolo “Montebello tra cielo e mare”.
Frase che ha fatto agguerrire molti prendendosela con il Comune di Montebello Jonico per aver messo anche lo stemma ufficiale in bellavista.
Ma c’è anche da dire che non è detto che quel sito sia stato commissionato dal Comune.
E’ impensabile che l’Amministrazione si dica contraria al progetto e poi autorizzi la sponsorizzazione della centrale a carbone attraverso una fotografia di primo piano in un portale turistico.
In ogni caso, per non sapere leggere e scrivere, quell’immagine per qualche misterioso motivo, dopo le aspre critiche del popolo, nel giro di pochi giorni è sparita lasciando spazio ad una panoramica di Montebello.
Questo non è bastato per frenare gli agguerriti cittadini che si dicono offesi dalla poca chiarezza.
Così quell’immagine è già stata stampata su cartelloni di spessore per essere mostrata questa mattina anche nel corso della manifestazione.
Il mondo delle associazioni, ancora una volta, unito scende in piazza. Il manifesto del “no” a chiare lettere dice ancora “no, grazie” ed invita i cittadini ad alzare la guardia onde evitare che il silenzio porti frutti per pochi e danni per molti.
Questo il pensiero di chi sostiene il “no”.
Il fronte del “no” non ha leader, questo intendono sottolinearlo tutti. Presidenti delle associazioni e semplici cittadini.
Il movimento del “no” precisano, è semplicemente unito dal bene comune.
Intanto si pensa al dopo e ad altre manifestazioni significative da organizzare al fine di fare giungere ai ministri e al governo la voce di questo sud.
Nuccio Barillà di Legambiente fa sapere che mai si è distolto lo sguardo dall’emergenza centrale a carbone e che mai si permetterà di subire un progetto imposto.
La democrazia e la determinazione della forza di chi sa portare avanti battaglie, ci permetterà di impedire la realizzazione di questo progetto.
Queste le parole di Barillà. Tito Solendo del WWF con un comunicato dice “giù le mani da Saline” chiedendo persino l’intervento dello Stato e dei suoi organi.
Per l’area già saccheggiata dal pacchetto Colombo si chiede rispetto e soprattutto rilancio compatibile con l’ambiente. I cittadini che non vogliono la centrale a carbone alle istituzioni chiedono uno sviluppo diverso.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”
marzo 12th, 2011 at 23:24
SI’ allo sviluppo ecocompatibile dell’area a mare di Montebello J., NO a tutte quelle altre attività che mettono in serio pericolo la salute dei cittaidi, fra le quali, la centrale a carbone che la cittadinnza ha già inappellabilmente condannato.
Vincenzo, finalmente sei tornato a ruggire, dopo qualche tempo di silenzio stampa.
Luigi Sclapari