CONSIGLIO COMUNALE DOPO 5 MESI TRA POLEMICHE E RINVII
Montebello Jonico – Intensa seduta del Consiglio comunale ieri mattina in via Portovegno. Dopo oltre 4 ore di discussioni il civico consesso presieduto dal sindaco Antonio Guarna ha approvato 6 degli 8 punti all’ordine del giorno.
Due sono stati rinviati. Ed è proprio su uno dei due rinvii che si sono vissuti i momenti di maggiore tensione.
Il punto riguardava il servizio idrico integrato ed esattamente l’approvazione dell’atto di transazione con la società “Acquereggine” e conseguente riconoscimento di un debito fuori bilancio.
Dopo che l’assessore Santo Minniti ha relazionato in merito, soffermandosi sulle vicende che hanno portato alla stipula dell’atto di transazione, il consigliere di minoranza Loris Nisi ha presentato una mozione d’ordine richiamando l’art. 21 del Regolamento disciplinante il funzionamento del Consiglio comunale riguardante la necessità di astenersi dei consiglieri in caso di loro specifici interessi o di loro parenti o affini entro il quarto grado.
Nisi ha poi espressamente chiesto al Consiglio se fra i dipendenti di “Acquereggine” vi fossero consiglieri comunali o loro parenti.
A quel punto il sindaco ha sospeso la seduta per dieci minuti, trascorsi i quali il vicesindaco Carmelo Romeo ha chiesto un rinvio del punto per consentire maggiori approfondimenti. “Se nessuno dei consiglieri presenti si è pronunciato – ha detto Guarna – vuol dire che nessuno ha un interesse specifico, fermo restando che ogni singolo consigliere si assume le proprie responsabilità”.
A quel punto Nisi, preso atto che nessuno dei consiglieri presenti al momento della sua richiesta ha evidenziato interessi personali, ha ritirato la mozione. Sull’utilizzo di tale mozione il consigliere Ugo Suraci (minoranza) ha polemizzato con Nisi, contestandone l’applicabilità in casi simili.
Nisi ha replicato ribadendo che la sua era solo una richiesta finalizzata al rispetto della norma regolamentare in base alla quale, se ricorre un caso di astensione obbligatoria, i consiglieri devono espressamente dichiararlo prima della discussione, alla quale non possono prendere parte, e allontanarsi dall’aula sino a che non sarà dichiarato il risultato della votazione.
Il rinvio del punto è passato con il voto contrario di Nisi e di Giovanni Foti (alla votazione non hanno partecipato tutti i consiglieri presenti ad inizio seduta).
Suraci contro Nisi e viceversa. Una sorta di opposizione all’interno della stessa opposizione. È sembrato di rivivere il clima delle precedenti legislature quando i due battagliavano nei panni di sindaco (Nisi) e capogruppo all’opposizione (Suraci) senza esclusione di colpi.
Per il resto il Consiglio ha approvato il nuovo piano spiagge (illustrato ai presenti dal suo ideatore, il geologo Simone La Nucara), ha aderito al consorzio Asi (approvandone lo statuto e acquistandone due quote consortili), ha risposto ai rilievi della Corte dei Conti esternalizzando il servizio di riscossione coattiva dei tributi ed ha approvato la ricognizione delle società partecipate, mantenendo tre delle quattro partecipazioni (tranne quella con la società “Fata Morgana”).
Da segnalare, infine, che in apertura dei lavori consiliari l’assessore Oreste Barbaro ha relazionato sullo stato di attuazione del nuovo Piano strutturale comunale e che i consiglieri di minoranza Cuzzucoli, Suraci e Zaccuri hanno presentato al sindaco due ordini del giorno da inserire nel prossimo Consiglio riguardanti rispettivamente la stabilizzazione dei lavoratori Lpu-lsu e il pagamento delle quote di tariffa per fognatura e depurazione.
Federico Strati
tratto dalla Gazzetta del Sud