Il tempo scorre … sotto i nostri piedi, freme come un fiume che smanioso attraversa percorsi scoscesi e s’inoltra tra le insidie più fitte, all’affannata ricerca del mare, luogo ideale d’evasione. E’ così che s’insinua prepotente la tortuosità dell’essere uomini, profondamente immersi nella dura dimensione sociale, travolti da un caos che ha sconvolto l’ordine delle cose. Una dimensione che troppo poco ci appartiene, poiché dista dall’intima e pregiata sostanza dello spirito. Urla senza vergogna la frenesia di liberare la dignità dalla prigione dell’indifferenza, dell’ignoranza e della sopraffazione, che ci travolge in un vortice oscuro, capace di offuscare le personalità più pure e preziose. A piccole e grandi distanze si odono anime che implorano e rivendicano il “privilegio”, dall’inestimabile valore, dall’amaro sapore, chiamato senso d’onestà. Ferite aperte e sempre vive, in questa terra di nessuno che gli incoscienti peccatori, esigono prepotentemente, vittime di un egoismo insano e incontenibile. Uomini smarriti e stretti nella morsa violenta dell’oppressione dei loro simili, cavie di chi s’impone come riferimento avvalendosi del potere di una supremazia di gestione dell’altro, presente in ogni ambito della società odierna. Storie quotidiane, note ridondanti nel panorama comunitario. Sempre davanti ai nostri occhi stanchi e sofferenti, una moltitudine di angherie criminali, attentati e minacce risuonano nell’eco di quei colpi sparati per freddare la verità, spegnere ogni speranza e reprimere la libertà d’agire nella piena autonomia decisionale, nel rispetto dell’etica, della giustizia e nella piena volontà di coscienza. Uomini indignati di loro stessi, fin troppo indegni di rappresentare la categoria. Un gioco di parole con l’intento di rimarcare il senso di disprezzo, per questi atti spregevoli perpetrati da chi si avvale della superbia di intimare o decidere per l’eliminazione di una vita. Mi auguro che lo “spirito guardiano” vegli su ogni anima e nutri la dignità dell’essere, trasmettendole l’energia necessaria per battersi con le sole “armi” dell’amore per salvare quei valori positivi, ormai inabissati nell’oscurità, che implorano di essere riportati alla luce. Sarò una giovane idealista ma credo e sogno un vento di libertà che profumi di emozioni sane e racconti l’alta missione di gente comune che possa elevare la volontà dell’io alla percezione sublime della sostanza. Claudia Pugliese