Montebello Jonico – L’iconografia non è solo arte ma prima di tutto preghiera. Questo quanto affermato Loredana La Capria, iconografa dalle talentuose capacità, al termine dell’importante percorso pratico che ha visto impegnati circa 12 partecipanti al fine di apprendere non il dettaglio di una tecnica ma l’essenza del proprio spirito.

L’iconografia, infatti, così come sottolineato dalla La Capria è espressione dei propri sentimenti e del proprio sentire.

È espressione di un  rapporto profondo con Dio e con il proprio animo. Iniziare un’opera e concluderla così come accaduto a Saline rappresenta una vera emozione.

Tra i corsisti c’erano artisti ma anche soggetti che non avevano mai toccato un pennello ed un colore.

Proprio qui sta l’essenza dell’iconografia, ha specificato Loredana La Capria, qui è evidente come l’opera non è esternazione di un ritratto ma vera manifestazione del proprio  io.

L’iconografo prima di iniziare la sua opera inizia un rapporto intimo con se stesso. Questo ha insegnato La Capria ai partecipanti. Iniziare a conoscere se stessi attraverso la meditazione.

Così la preghiera comune e quella personale che dura serenamente per tutta l’opera tanto da poter dire che il risultato ultimo non è solo colori e linee suggestive ma la sintesi di una profonda preghiera.

Le opere, tutte diverse, hanno restituito il percorso non di tante lezioni di arte quanto una parte dell’immagine della propria identità umana e spirituale.

Il progetto finanziato dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio dei Ministri tramite la Regione  Calabria è stato affidato dal Comune di Montebello Jonico all’Associazione Culturale “Nemesis“ il cui presidente Franco Meduri si è detto veramente soddisfatto per il risultato di un vero grande progetto. Stessa soddisfazione mostrata da tutti i soci i quali, a turno, si sono impegnati per mantenere attiva Villa Rognetta, luogo in cui si sono svolte le cento ore di lezione.

Il corso, rimasto nel cuore di chi l’ha vissuto, porta nel territorio grecanico un nuovo e forte contributo che si potrebbe tradurre in vera risorsa per l’intera comunità.

Vincenzo Malacrinò

Pubblicato su “il Quodidiano della Calabria”