I CITTADINI DICONO “NO” ALLA CENTRALE A CARBONE E DOPO LA SORPRESA DEI COMUNICATI STAMPA DETTATI SI INDIGNANO
Montebello Jonico – I cittadini dell’Area Grecanica sono inferociti contro i comitati del “si” per la costruzione della centrale a carbone dopo le notizie apparse su guiornali e televisione secondo cui i comunicati stampa venivano “confezionati” presso altre sedi e poi inviate ai giornali locali dagli stessi comitati come sintesi del proprio pensiero.
In molti ora minacciano di scendere in piazza perché affermano “non è possibile assistere a simili provocazioni”. Parole queste raccolte non dagli attivisti ma da semplici cittadini che ora nei bar, nei centri di aggregazione sociale e così via, discutono di questa scorrettezza morale che risulta essere molto pesante.
La televisione svizzera ha prodotto il suo impatto mediatico e non manca chi intende prendersi l’imegno di tradurre la trasmissione
andata in onda per poi proiettarla nelle piazze.
Ciononostante c’è chi come il Co.Re.Svi.T. (Comitato di Responsabilità per lo Sviluppo del territorio), in un comunicato stampa riferendosi ai vari comitati, ai liberi pensatori ed a qualche esponente politico ed istituzionalem afferma che “uniti nel NO ad
oltranza, si battono per impedire la costruzione della centrale elettrica che la società SEI ha intenzione di realizzare a Saline
Joniche; i soggetti di cui sopra, a nostro sommesso parere, sono piuttosto disinformati sulla reale volontà dei cittadini come del
resto lo siamo un po’ tutti” .
Inoltre afferma Giancarlo Liberati nel suo comunicato stampa, riferendosi alla centrale a carbone, che “una siffatta opera per essere realizzata deve seguire un iter autorizzativo particolarmente complesso e, per il tipo di insediamento, anche molto rigido”.
I cittadini però non la pensano esattamente in questo modo e non condividono l’atteggiamento di chi si è imposto al territorio.
Al di la di tutto i dati alla mano della popolazione, ad oggi, parlano chiaro: tutti ai diversi livelli hanno detto no.
Un motivo ci sarà pure.
Il popolo montebellese ha sancito il suo “no” con atti scritti a firma già dell’ex esecutivo di Nisi. Nino Guarna, attuale sindaco ha
sbandierato ai quattro venti gigantografie con la scritta “no” al carbone. La provincia ha prodotto documenti contrari al progetto e lo stesso ha fatto la Regione.
Esprimendo questi la volontà del popolo, non ci dovvrebbero essere dubbi in merito alla contrarierà del progetto.
I singoli o i comitati del “si” e del “no” potrebbero anche pensare a progetti alternativi, cosa a cui dovrebbero adoperarsi prima di tutto le istituzioni.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”