FESTA A MONTEBELLO JONICO PER I SUOI 200 ANNI
Montebello Jonico – Ha festeggiato i suoi 200 anni in un clima di festa condivisa. Non è da tutti poter contare due secoli di storia e anche se non ha spento 200 candeline blu, sicuramente, si può considerare soddisfatto. Nato il 4 Maggio 1811, Montebello Jonico, ha duecento anni di storia comunale. Non pochi e non troppi. Quelli giusti per fare sintesi e bilanci di storia passata e presente. Di amministratori remoti e attuali.
Per la ricorrenza, a Montebello Jonico, si è svolta una festa civica per ricordare il bicentenario e il 150 anniversario dell’Unità d’Italia, in concomitanza con quella patronale dedicata alla Madonna presentata al Tempio o Isòdia cui è intitolata la Chiesa principale. Una festa tricefala, quindi, che ha unito tutto il Comune che ha dato incarico al dott. Antonino Zema di organizzare l’evento, cosa che è stata fatta seguendo, in parte, il programma già presentato dallo storico Luigi Sclapari e dal prof. Vincenzo Malacrinò.
Per l’occasione un ricco programma: una celebrazione Eucaristica presieduta dal don Roberto Aparo presso la Chiesa dedicata a Maria SS. della Presentazione a cui ha partecipato il coro Polifonico dell’Isòdia “Don Pietro Polimeni” e tanti fedeli. Presente il sindaco Nino Guarna, gli assessori Giuseppe Crea, Oreste Barbaro, Franco Foti, Bruno Macheda, il consigliere Giuseppe Cuzzucoli, il capogruppo dell’opposizione Giuseppe Cuzzucoli, il consigliere Suraci e tanti altri della maggioranza e di opposizione.
Don Aparo, nella sua omelia, ha ricordato il senso della presentazione, di Maria che viene portata al tempio per servire. Un invito rivolto a tutti per vivere nello spirito della donazione.
Fuori della Chiesa cavalieri e cavalli del maneggio “San Giorgio del Tuccio” del sig. Praticò sventolavano il tricolore per ricordare il passaggio di Giuseppe Garibaldi da Montebello Jonico e il 150 anniversario dell’Unità d’Italia mentre nel cielo esplodevano diversi botti. La banda musicale eseguiva pezzi patriottici e non solo.
A Montebello anche cittadini di Masella, Fossato, Saline e di altre aree limitrofe per festeggiare l’importante evento.
Antonino Zema, si è detto soddisfatto dell’iniziativa perché capace di riassumere la storia. Il Sindaco Guarna nel ringraziare Zema ha espresso gratitudine allo storico Sclapari per la sua azione propositiva, determinante per la realizzazione dell’evento. Davanti al monumento dei caduti è stato suonato il silenzio, poi in Piazza Municipio è stata scoperta la lapidea lastra che fermava con lettere incise la storia dei duecento anni di Montebello Jonico . Un testo elaborato dal dott. Antonino Zema da una ricerca storica del prof. Luigi Sclapari, che riportava il decreto del Re delle due Sicilie, Gioacchino Murat, datato Parigi 4 Maggio 1811, anno in cui Montebello da Università veniva elevato a dignità comunale.
Il sindaco nel togliere il drappo ha richiamato un naturale applauso. Presente anche il consigliere regionale Pasquale Tripodi e il sindaco di Motta San Giovanni, Paolo Laganà.
Dopo, presso sala consiliare di via Portovegno, si è svolto un importante convegno di studi dal titolo “Montebello, dal Decennio francese all’Unità d’Italia”.
Relatori sono stati Franco Tuscano, esperto di minoranze grecofone il quale ha parlato dell’importanza linguistica nella cultura montebellese, Luigi Sclapari, storico-scrittore, ha posto l’accento sul percorso storico che ha visto Montebello passare da Università a Comune. Angela Martino, Presidente di Italia Nostra, ha richiamato il Comune ad adoperarsi verso la crescita partendo dai beni architettonici ed ambientali presenti.
Francesco Arillotta, Deputato di Storia Patria per la Calabria, ha definito il passaggio da Università a Comune di Montebello. Tito Squillaci, Associazione Ellenofona Jalò Tu Vua, ha inteso definire il quadro linguistico del territorio dimostrando la grecità di Montebello pur non essendo elleno fono. . Hanno moderato l’interessante serata Anna Briante e Antonino Zema.
Sarebbe interessante che le “parole” dette quella sera venissero raccolte in atti del Convegno. Forse sarebbe il modo migliore per ricordare alla storia chi si è ricordato dei 200 anni del Comune.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”
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novembre 23rd, 2011 at 22:57
non abbiamo letto la mancanza di miss italia di raffa di nicolò di un altro assessore provinciale come mai non l’hai detto l’informazione deve essere completa