AL CONCERTO DI ROGHUDI, SPUNTANO LE MAGLIETTE DEL “NO AL CARBONE”
Roghudi – I sostenitori del “no al carbone” , a sorpresa, si sono presentati al concerto di Mimmo Cavallaro, che si è tenuto a Roghudi, per gridare la loro posizione contro il progetto, sbandierando magliette alla fine di ogni canzone.
Lo stesso Cavallaro, pur non nominando la parola “carbone” al temine del concerto ha ribadito che la Calabria è una terra ricca di risorse e di bellezze tutte da valorizzare e che pertanto prima di fare delle scelte bisogna valutare attentamente.
Cavallaro non ha parlato di carbone e di contrarietà al progetto ma la chiave di lettura era evidente tanto da ricevere calorosi applausi dal pubblico e dai sostenitori del “no carbone”.
Il gruppo di oppositori della centrale ha inteso manifestare, tra i tantissimi partecipanti, al grande concerto di musica etnica. Proprio a Roghudi era stata negata, dall’amministrazione comunale, la possibilità di svolgere il concerto organizzato dai Borghi Solidali contro al carbone e così, forse in risposta a questo, alcuni hanno preferito gridare “no al carbone” al termine di ogni canto.
Tra un ballo e l’altro, tra applausi e momenti di grande emozione per la peculiarità del trainante concerto, venivano alzate magliette con la scritta “no al carbone”.
Ed erano queste a ballare il ritmo della tarantella nella piazza antistante il Comune. Sotto le stelle si urlava che la Calabria non è terra di carbone.
“Siamo qui, hanno detto i sostenitori del “no”per ricordare che la Calabria ha una grande forza che proviene dalle tradizioni, dalla storia e dalla cultura. Noi siamo questi. L’industria non ci appartiene”.
Vincenzo Malacrinò
Pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”