MELITO FUTURA CHIEDE ALLE ISTITUZIONI DI DIRE “NO” AL CARBONE
Melito Porto Salvo – Regione, Provincia e Comune di Melito Porto Salvo, in merito alla centrale a carbone, devono dire “no” e “ciascuno per la proprie competenze, mettere in campo tutte le iniziative legali e politiche dirette a tutelare gli interessi delle popolazioni residenti nell’area in cui dovrebbe essere localizzata la centrale a carbone”,
Così si esprimono i consiglieri comunali del Comune di Melito Porto Salvo, appartenenti al gruppo consigliare “Melito Futura”, Vincenzo Russo, Mario Iaria, Giuseppe Meduri e Giovanni Putortì, così come anche i componenti del consiglio direttivo del Movimento “Melito Futura”, Maria Aloi, Pasquale Pizzi e Francesco Praticò, in una lettera inviata al Presidente della Regione, della Provincia e al Sindaco di Melito.
A Giuseppe Scopelliti, Giuseppe Raffa e a Gesualdo Costantino chiedono con forza di respingere il progetto della centrale a carbone, che si dovrebbe realizzare a Saline di Montebello Jonico, perché non compatibile con il territorio.
A loro chiedono di “porre in essere tutte le attività necessarie per favorire uno sviluppo dell’area che valorizzi appieno le risorse ambientali, storiche e culturali dell’area”.
Questa richiesta è avvalorata dalla forza del territorio dove i cittadini “nel corso della raccolta firma contro tale insediamento effettuata a dal Movimento – Melito Futura – il 15 luglio, è stata accertata la presenza di una forte volontà contraria verso la realizzazione della centrale”.
Tra l’altro, sottolineano, “la costruzione dell’opera provocherebbe delle conseguenze molto negative per lo sviluppo turistico del territorio e per le altre attività presenti”.
Il movimento, tra le attività a rischio, evidenzia quella del bergamotto, comporto su cui ruota parecchia economia locale e che assorbe diversa manodopera procurando reddito a centinaia di famiglie. La costruzione della centrale, ad avviso degli stessi “è in antitesi con le scelte operate dai redattori del piano strutturale associato “Città dei Greci di Calabria” che è stato presentato e prossimamente sarà portato all’attenzione dei rispettivi consigli comunali dei comuni dell’Area Grecanica”.
A Scopelliti, a Raffa e al sindaco di Melito Costantino chiedono di ripetere con determinazione il “no” del passato, asserito con piena convinzione da chi amministrava Regione e Provincia e dove lo stesso Costantino si era espresso chiaramente per il “no” senza nessuna esitazione. Un No ribadito anche dalla maggior parte dei Comuni mentre pochi si nascondevano dietro il “ni”.
Un “No” ribadito dalla popolazione e dalle associazioni tanto da costituirsi in coordinamento perché portatori di un solo messaggio.
Tra l’altro, mentre il popolo si aspetterebbe un cenno dalla politica, ad oggi, tutto è fermo. Al Presidente della Regione e della Provincia in molti hanno scritto per chiedere espressione chiara ma nulla si è mosso.
Al sindaco di Montebello è stata chiesta la convocazione di un consiglio straordinario urgente ma ad oggi non si ha nessuna notizia.
La gente si chiede se veramente i rappresentanti del popolo sapranno e vorranno interpretare le istanze degli stessi ribadendo con chiarezza la propria posizione verso il progetto. Intanto il 28 scade il tempo per proporre ricorso. Ad oggi nessuna istituzione lo ha presentato.
Vincenzo Malacrinò