IL RICORSO DELLA REGIONE CONTRO LA CENTRALE A CARBONE? ANCORA “PARCHEGGIATO” NEGLI UFFICI
Montebello Jonico – La Regione Calabria, sembrerebbe, che ad oggi, non abbia ancora prodotto il ricorso contro il Decreto Monti del 15 giugno 2011 e la relativa Valutazione di Impatto Ambientale che darebbe “via libera” alla costruzione della centrale a carbone.
Secondo voci di corridoio, il deliberato del consiglio regionale sarebbe ancora fermo in uno dei tanti uffici del consiglio e non è passato alla giunta per costituirsi attraverso l’avvocatura regionale.
L’impegno preso dal presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e da tutto il consiglio, di impugnare davanti al TAR Lazio il Decreto non è ancora decollato. La burocrazia e le vacanze estive hanno rallentato di molto l’accelerata che, quella sera in consiglio, maggioranza ed opposizione avevano dato facendo emergere un “no” chiaro alla centrale a carbone ed un “si” alle attività compatibili con il territorio.
Sempre lo stesso Scopelliti aveva evidenziato come quell’area non poteva più essere lasciata abbandonata a se stessa e al degrado ma incentivata fattivamente perché da quella ferraglia potesse nascere una speranza vera per il sud.
D’altro canto la presenza di prestigiosi autori provenienti da tutto il mondo al film festival di Pentidattilo, che si è svolto nei giorni scorsi, fa molto riflettere su come un borgo possa completamente acquisire un nuovo volto partendo da una semplice iniziativa.
Ma cosa sarebbe quell’area se il fatiscente porto di Montebello Jonico diventasse turistico o se venisse valorizzato il sito archeologico di Prastarà, luogo in cui visse S. Elia il giovane e dove sono stati ritrovati reperti del 3000 a.C.; e cosa ancora sarebbe quell’area se venissero valorizzate le grotte della Lamia, dove sono presenti stalattiti e stalagmiti o il borgo storico di Montebello Jonico feudo degli Abenavoli del Franco, eredi di Ludovico che vinse la disfida di Barletta, così come le innumerevoli emergenze architettoniche ed ambientali presenti nell’area Grecanica inclusa Bova, definita uno dei borghi più belli d’Italia?
Queste le domande dei cittadini e dei sostenitori del “no” che molto hanno condiviso ed appressato la posizione del presidente Scopelliti così come l’impulso avuto dal sindaco di Montebello Antonio Guarna relativamente alla determinazione di andare avanti contro la centrale proponendo ricorso al TAR Lazio.
In Consiglio Regionale, tra l’altro, si era ricordato che “il piano energetico regionale vieta l’utilizzo di carbone a fini energetici e che lo sviluppo economico del territorio regionale può ottenersi con attività alternative all’utilizzo delle fonti fossili, attività imperniate sullo sviluppo delle fonti rinnovabili e sulla promozione di iniziative manifatturiere nel settore delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica”.
Così, mentre la Svizzera insiste, lasciando volantini sulla bontà del suo prodotto, la Calabria aspetta che la bianca carta possa essere bagnata di inchiostro e di contenuti per quel ricorso che ancora, forse, attende tra una scrivania e l’altra.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”
agosto 30th, 2012 at 16:54
speriamo che i nostri politici non sprechino una buona occasione per dimostrarci che ci tengono davvero al nostro territorio!!!