“VEDERE CHIARO” TORNA SULLA CENTRALE A CARBONE
Montebello Jonico – Il comitato del “si” al carbone “vedere chiaro” ritorna sul tema della centrale a carbone evidenziando disapprovando la scelta del Comune di Montebello Jonico di fare ricorso contro la costruzione dell’opera.
“Proprio il Sindaco, aveva appena poco più di un mese fa indetto una riunione dove aveva invitato anche i rappresentanti degli altri Comuni interessati , uscendo alla fine con una dichiarazione che secondo la sua Amministrazione era più corretto prima di prendere decisioni del genere documentarsi meglio sull’iniziativa, escludendo almeno a priori la soluzione del ricorso”.
Il presidente del comitato “Vedere Chiaro” Domenico Foti, nella sua nota si riferisce alle riunioni passate in cui si l’amministrazione aveva deciso di evitare i “no” o i “si” a priori ma soffermarsi per capire meglio il progetto. Si era parlato di tavoli tecnici e di altri incontri che dovevano seguire come anche di osservare attentamente l’azione della Regione per poi decidere se fare o non fare ricorso.
E così è stato. Dopo il “via” del ricorso contro il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, Monti, Montebello Jonico è partito in quarta con avvocati – consiglieri che hanno sostenuto il legale del Comune per la stesura dei punti da evidenziare nel ricorso, aderendo, così, a quello presentato dalla Regione.
Riferendosi sempre al sindaco Nino Guarna, Foti, nel suo comunicato stampa sottolinea che “a sorpresa, dopo mesi di botte e risposte interne con la propria opposizione, che più volte lo aveva accusato di essere ambiguo, poco chiaro, in relazione alla vicenda Centrale, ecco che si schiera totalmente con i suoi stessi fino a ieri detrattori, accontentandoli con il via libero al ricorso insieme alla Regione”
Foti critica l’assenza di coerenza affermando che la “partita” dei politici non ha nulla a che vedere con la realtà.
Il Comitato “Vedere Chiaro” ribadisce la bontà del progetto evidenziando come l’abbandono e l’assenza di progetti concreti nel presente fanno sì che “in un’Italia che sta andando a rotoli anche dal punto di vista politico, dopo quello economico già in profondo rosso fisso, la nostra cara ma non amata Calabria sembra sprofondare sempre di più verso gli abissi.
Poi Saline, viene definita nel comunicato “terra dimenticata da tutti per decenni dopo la chiusura con il fallimento della Liquichimica, ed il suo sogno industriale mai partito. Poi, all’improvviso, una bella realtà svizzera si è accorta della nostra esistenza, e pensando di fare una cosa positiva per sé e il nostro territorio si è messa in azione per dare una straordinaria opportunità, questa volta reale, progettando una Centrale per la produzione di energia elettrica a carbone di nuova generazione”.
“Vedere Chiaro”, che da sempre ha evidenziato le positività del progetto assieme ai comitati “Futuro Sicuro” e “Trasparenza”, si sta facendo promotore di una grande manifestazione di Piazza per gridare a tutti il proprio SI convinto alla Centrale indipendentemente dal ricorso presentato dal Comune contro la costruzione della stessa.
Vincenzo Malacrinò