IL GOVERNO GRIGIONESE GIOCA CON LA VITA CALABRESE
Per salvaguardare gli interessi della Repower,
il Governo grigionese gioca con la vita dei calabresi.
Il Governo dei Grigioni interviene sull’iniziativa popolare nata nel Cantone “Sì a un energia pulita senza carbone“, con la quale i cittadini chiedono che “nella Costituzione cantonale venga inserita una chiara dichiarazione contro le centrali a carbone e che il Cantone agisca affinché le società in cui detiene partecipazioni rinuncino ad investire in questo settore”.
La popolazione cantonale sarà chiamata ad esprimersi per bloccare l’investimento di Repower su Saline Joniche.
Il Governo del Cantone dei Grigioni comunica in una nota che “con una disposizione nella Costituzione cantonale, il Cantone provvede a fare in modo che le società alle quali partecipa non effettuino nuovi investimenti in centrali a carbone”, ma allo stesso tempo avalla il progetto della Repower di costruire una centrale a carbone in Italia, sostenendo che “l’iniziativa minaccia inoltre l’attività commerciale di Repower, che oggi consegue una parte considerevole dei suoi utili attraverso il commercio e la distribuzione nella vicina Italia e in altri mercati esteri”.
Contraddittorie e sconcertanti le conclusioni: “Quale impresa con partecipazione del Cantone, in futuro Repower dovrà però assolutamente rinunciare a nuovi investimenti in progetti di centrali a carbone”.
Per salvaguardare gli interessi della Repower, il Governo grigionese gioca con la vita dei calabresi.
Un intervento confuso e pasticciato del Governo Grigionese che, al suo interno, contraddice se stesso.
Il Governo concede la possibilità a Repower di devastare il territorio calabrese con una centrale che è fortemente contrastata dalle istituzioni e dalla popolazione locale, consente a Repower di continuare a investire i soldi dei cittadini grigionesi in un progetto che gli stessi disapprovano.
Un progetto che contrastando con le leggi calabresi sulla produzione di energia, può essere definito illegale, un progetto per realizzare il quale Repower non ha esitato a compiere azioni che l’ex presidente del Consiglio, Martin Schmid, ha definito, senza mezzi termini, intollerabili.
Inspiegabilmente il Governo dei Grigioni ha deciso di andare contro sé stesso, essendo dichiaratamente contrario al carbone (tanto da proporre una modifica in tal senso della costituzione cantonale),
contro la sua popolazione (che ha espresso la volontà di non volere che con i suoi soldi si inquini, con una raccolta di oltre 4300 firme),
contro le istituzioni calabresi (che hanno presentato il ricorso contro il decreto sulla compatibilità ambientale),
e soprattutto contro la volontà della stragrande maggioranza della popolazione calabrese che continuerà a lottare per non dover pagare con la propria vita e col proprio futuro le scelte sbagliate di un’azienda Svizzera
Tutto questo è inaccettabile!
Coordinamento Associazioni Area Grecanica