BRACCONIERI CACCIATI DA SOLENDO
“Il Pantano di Saline Joniche è in balia dei bracconieri che stanno facendo razzia di specie protette di uccelli”. A denunciare il fatto è Tito Solendo, esponente del gruppo locale del Wwf Calabria, autentica “sentinella” dei luoghi, con alle spalle numerose battaglie combattute a difesa di un sito, oasi di protezione della flora e della fauna selvatica, inserito tra quelli d’importanza comunitaria dell’area mediterranea.
Approfittando dell’assenza di vigilanza (normalmente effettuata dagli attivisti del Wvf di Saline), bracconieri non identificati si sono introdotto la scorsa notte all’interno dell’area, sparando sui malcapitati uccelli, alcuni presenti stabilmente nell’area salinese, altri in migrazione verso l’Africa per svernare. I cacciatori di frodo, probabilmente avvalendosi dell’ausilio di cani, hanno “infierito” sui volatili, compiendo una vera strage: sono infatti scomparsi alcuni esemplari di aironi bianchi, aironi cenerini, germani reali e decine di uccelli acquatici, tra i quali le volpoche, specie particolari di anatre rare in via di estinzione.
“Purtroppo – afferma Solendo – è una storia che si ripete puntualmente. A cavallo fra la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo il fenomeno del bracconaggio si accentua e, nostro malgrado, siamo costretti a subire l’azione delinquenziale di individui senza scrupoli che spadroneggiano indisturbati nel territorio pubblico”.
L’episodio è stato segnalato ai Carabinieri del Nucleo radiomobile di Melito, più volte intervenuti sul posto a pattugliare la zona. Ma dei bracconieri, che agiscono dopo il tramonto e alle prime luci dell’alba, ancora nessuna traccia. Lo stesso Solendo la notte si ritrova più volte “costretto” a dormire in macchina sulla collina adiacente i laghetti per fungere da deterrente verso questi criminali.
L’oasi faunistica del Pantano è stata soggetta nel corso degli ultimi anni a svariati episodi di bracconaggio. La gravità di quanto successo la notte scorsa (e anche le settimane precedenti) è accentuata dal fatto che in questo periodo si registra il “boom” di presenze di uccelli, molti dei quali di passaggio per la migrazione. Ciò rende particolarmente appetibile la zona per i bracconieri che, con le loro saltuarie incursioni, fanno scempio di meravigliosi esemplari di specie protette.
Federico Strati
tratto dalla “Gazzetta del Sud”