Montebello Jonico – Confusione a Masella per l’acqua all’arsenico. Continuano le preoccupazioni e la gente non sa che fare. “Ai nostri politici, affermano, chiediamo responsabilità in merito a questa delicata questione perché ad oggi in nessun punto del paese vi sono delle note esplicative. Tutto è stato affidato al passaparola con i pregi ed i difetti che questo genere di comunicazione può innescare”.

Masella è scontenta. Scontenti sono i cittadini perché chiariscono “sul sito del Comune non possono accedere  gli anziani o chi neppure possiede un computer a casa. E poi, si tratta di salute, di vita e per questo tale argomento non andrebbe affrontato con superficialità”.

Alcuni anziani, tra l’altro, o perché increduli al problema o perché disinformati, continuano a bere quell’acqua.

Poi spunta un’altra preoccupazione: la fogna. Secondo un altro gruppo di cittadini, prima del serbatoio che alimenta Masella, l’impianto di depurazione sarebbe guasto e il materiale fognario correrebbe lungo la fiumara in prossimità del pozzo.

Certo la fogna non contiene arsenico però ormai, tutto preoccupa e impaurisce fino al punto di fare strane ipotesi.

Alla politica chiedono una normale informazione attraverso note esplicative da affiggere per le vie del paese.

“Chiediamo una cosa normale, affermano, onde evitare ripercussioni sulla salute”.

Il problema si è presentato nei giorni scorsi quando dalle analisi di laboratorio effettuate presso l’Arpacal è emerso che la quantità di arsenico presente in un litro d’acqua è pari a 20 microgrammi. Una concentrazione pari al doppio di quanto previsto dall’attuale normativa che fissa il termine massimo in 10.

In passato le quantità previste e tollerate per legge erano diverse e superiori ma ciò non può tranquillizzare poiché se il limite è stato rigorosamente abbassato e anche di molto, significa che gli studi scientifici hanno dimostrato la nocività per l’uomo.

Sarebbe il caso di chiedersi, invece, se ha causato danni così come quanto tempo il valore pari a venti o più di venti era presente nella falda che alimenta il pozzo di Masella. Ciò al fine di valutare se trattasi di un inquinamento attuale o meno e di verificare se i valori sono cresciuti o diminuiti nel tempo.

Una risposta a questi dubbi potrà venire dagli stessi laboratori Arpacal che hanno seguito, attraverso campionatura, la potabilità dell’acqua di Masella.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”