Montebello Jonico – Ufficio postale chiuso, il sabato, a Montebello Jonico. Un provvedimento che risale ai primi di febbraio e recepito dalla gente come un fatto transitorio. A distanza di ormai due mesi nessuna notizia in merito. Solo silenzio e serrande abbassate.

Cresce, così il fermento tra i cittadini i quali si dicono indignati con chi ha preso questa decisione e con chi non ha fatto nulla perché impedire questa azione.

“E’ una vergogna, asseriscono gli abitanti di Montebello e di Masella, ed è bene che tutti sappiano che questo territorio non è né considerato né difeso”.

L’Ufficio postale di Montebello Jonico, tra l’altro, insiste sul capoluogo comunale e serve non solo il centro ma anche le borgate di S. Elena, Mastropietro, Trovetta, D’Adora, Masella, Placa e così via.

La rabbia cresce tra la gente e soprattutto tra gli anziani perché, affermano “a questa età non possiamo viaggiare a passaggi, cosa che purtroppo facciamo spesso; aspettavamo il sabato per essere accompagnati dai figli o dai nipoti. Le Poste Italiane, visto che intendono chiudere il sabato perché non ci garantiscono un servizio navetta negli altri giorni?”.

Una provocazione, questa, dettata dalla stanchezza di chi, come gli abitanti di Masella, si son visti chiudere l’Ufficio dalla sera alla mattina e costretti a dare riferimento a Montebello.

Così da quel giorno tutti hanno iniziato ad avere disagi anche se, pur brontolando, hanno continuato ad essere clienti di Poste Italiane.

Gli anziani, spesso, si vedono lungo la strada, d’inverno e d’estate, a piedi o in cerca di passaggi. Scene che non si dovrebbero registrare nel 2013 così come neppure la chiusura dell’Ufficio un giorno a settimana.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”