PASQUA A MONTEBELLO:MOMENTI DI GRANDE MEDITAZIONE
Montebello Jonico – Pasqua intensa, ricca di funzioni, celebrazioni religiose e di meditazione.
Questo il quadro che si è registrato a Montebello Jonico e non solo attraverso l’impegno dei parroci e dei laici, impegnati in uno dei momenti più forti dell’anno liturgico.
Venerdì Santo vissuto con grande intensità in tutte le parrocchie immerse nella meditazione della Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovani e nella Via Crucis.
Nella parrocchia dell’Isòdia (Presentazione) di Montebello Jonico, dei Santi Cosma e Damiano di Masella, del Buon Consiglio di Fossato e del Santissimo Salvatore di Saline, i fedeli hanno potuto gustare l’essenza del Venerdì Santo e della notte di Pasqua attraverso forti meditazioni.
Via San Leonardo, a Montebello Jonico, è stata il luogo che ha accolto il passaggio della Croce, sera del Venerdì. Emozioni cariche di intensità, quelle respirate, tra i muri vecchi e le case silenziose. Le porte di legno antico, bene si prestavano alla meditazione. Don Roberto Aparo, parroco di Montebello – Masella, ha proposto la Via Crucis voluta dall’allora Papa Benedetto XVI, scritta da 54 ragazzi del Libano.
Don Aparo ha ricordato il senso del silenzio e della veglia così come anche la necessità di vivere nella luce di Cristo, pronti a rispondere in ogni momento. Tra le luce e le ombre di una delle più antiche vie del paese la gente meditava. Meditava sul senso della vita, sulla sofferenza e sulla gioia e sulla possibilità di riuscire a leggere la propria storia nella luce di Cristo.
Anche a Masella, in via Angeluci, la Via Crucis ha segnato un’altra tappa importante per i fedeli della parrocchia dedicata ai Santi Cosma e Damiano. Anche lì, quell’angolo di mondo ha rappresentato il mondo e tutta la storia di Cristo in quel terribile viaggio verso il Calvario.
A Fossato don Daniele Siciliano ha proposto un itinerario silenzioso che dall’Oratorio è passato per la Torre per poi giungere alla Chiesa dedicata alla Madonna del Buon consiglio. Silenzio e meditazione è stato il pilastro portante che ha accompagnato ogni fedele.
Anche a Saline, don Paolo Ielo, ha realizzato la Via Crucis per le vie del paese offrendo spunti di riflessione a quanti hanno partecipato. Don Paolo ha ricordato la realtà della Croce come tenerezza di Dio e il “paradosso” della la croce che da segno di morte diventa segno di vita e di Risurrezione.
Esperienze diverse ma uguali nel contenuto: la passione di Gesù Cristo, morto e risorto per ogni uomo e vivo e vero nel mondo.
E’ necessario, ha ricordato il parroco di Montebello – Masella, don Roberto Aparo, non immergerci nell’atteggiamento di partecipazione emotiva ma nel mare dei segni veri della fede che continuano a parlarci forte e sempre dell’amore di Dio.
Ieri, poi, la veglia di Pasqua, svolta nel cuore della notte, nelle diverse parrocchie, ha riportato forte, tra i fedeli, l’emozione del passaggio dalla morte alla Risurrezione.
Questi eventi, ha ricordato don Roberto, ci devono ricordare l’immenso amore che Gesù nutre per ogni suo figlio. Dio non ha preferenze, ha sottolineato, perché l’uomo altro non è che il segno vivente dell’amore di Cristo.
Da qui l’invito ad ogni uomo di sentirsi amato, anzi, così come don Roberto ha affermato, “sconvolto positivamente dall’amore di Dio che è sempre nuovo nella storia di ogni uomo”.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”