ARSENICO ANCHE NELL’ACQUA DI FOSSATO
Montebello Jonico – Arsenico nell’acqua “potabile” del pozzo sito in località “pruppo” di Fossato Jonico. A dare la notizia, ieri, l’Arpacal.
Dopo il caso “arsenico” nell’acqua di Masella, ad oggi non ancora risolto, ora “spunta” anche quello di Fossato.
Il laboratorio chimico del Dipartimento Provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal ha infatti riscontrato una presenza di arsenico oltre i livelli previsti dalla normativa. Il dirigente del laboratorio chimico, Antonino Dascola, lo ha comunicato ieri a Giuseppe Mazza, dirigente del Servizio Alimenti e Bevande del Dipartimento reggino Arpacal.
Il pozzo che fino a ieri ha servito le abitazioni della località S. Anna e Mulino da oggi è interdetto ad uso alimentare. Già il Comune di Montebello Jonico ha preparato un’ordinanza commissariale per specificare il non utilizzo della risorsa.
“Le non conformità- comunicano – sono state trasmesse all’Asp 5 SIAN di Melito P.S. e al Comune di Montebello Jonico”.
A 80 metri di profondità la quantità di arsenico riscontrato è pari a 17 mentre nella parte superficiale è inferiore. Limiti fuori da quelli consentiti dalla legge che impongono serie riflessioni.
Se il problema è riconducibile alle rocce, come mai si sta riscontrando solo adesso, dal momento che la presenza e la composizione delle stesse non sarà cambiata certamente negli ultimi mesi? Ed ancora quali erano i valori prima di questo campionamento? È un fatto legato alla nuova e più restrittiva normativa oppure ad un concreto aumento dell’elemento chimico così come nel caso di Masella che ha raggiunto il valore di 22 in poche settimane?
Relativamente a quest’ultimo sito non sono state date altre informazioni di monitoraggio ed i cittadini ad oggi si trovano con il divieto.
Si ricorderà che, per fronteggiare l’allarme arsenico nelle acque potabili del comune, il direttore del Dipartimento provinciale di Reggio Calabria dell’Arpacal, Giovanna Belmusto, aveva promosso l’attivazione di un tavolo tecnico, operativo presso lo stesso dipartimento, al quale hanno aderito l’ASP di RC – Unita Operativa Igiene Alimenti e Bevande di Melito P.S., la SORICAL, il Comune di Montebello Jonico e l’Amministrazione Provinciale.
I cittadini, preoccupati, vogliono capire di più. Attendono risposte e notizie certe, le sole che potranno ricostruire la storia “arsenico” nell’acqua potabile di Montebello Jonico.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”