LA SEI PRESENTA IL PROGETTO AI SIMPATIZZANTI. ACCESSO VIETATO AGLI ALTRI
Montebello Jonico – “Eravamo convinti che la Sei volesse parlare ai cittadini per aprirsi al territorio e non ai loro sostenitori; invece non è stato così, dal momento che dentro il salone potevano entrare solo i simpatizzanti. Gli altri dovevano restare fuori”.
Questo il pensiero di tutti coloro che non hanno potuto accedere al luogo in cui si svolgeva la riunione. I sostenitori del progetto Sei, organizzatori dell’evento, hanno spiegato che l’incontro era rivolto solo ai comitati del “si” però questo non è bastato per placare chi è rimasto fuori dalla porta.
Per il presidente dell’Associazione “Nemesis”, Franco Meduri si è trattato di un brutto bigliettino da visita perché “dopo sei anni che la Sei ha avuto la delicatezza di presentarsi per la prima volta ai cittadini non doveva chiudersi in un salone. Evidentemente, parlando nel chiuso, ha qualcosa da nascondere”. Della stessa opinione è Mimmo Romeo, presidente della Pro-Loco, il quale ha affermato che “i cittadini hanno diritto di ascoltare quanto dovrebbe far parte del proprio futuro e che, in ogni caso, nel futuro di Saline non c’è e non ci sarà la centrale a carbone”.
Fuori parlano di scorrettezza bella e buona, soprattutto quelli del “no al carbone” in quanto “nei nostri incontri abbiamo fatto partecipare tutti mentre qui tutto sembra blindato”.
Fabio Macheda dei “Borghi solidali” così si è espresso: “si è trattato di un incontro privato tra persone favorevoli al progetto ma noi siamo convinti e lo abbiamo dimostrato che esiste uno sviluppo alternativo che già abbiamo avviato”.
Mimmo Pellicanò presidente dell’Associazione “I fossatesi nel mondo” parla in termini ironici: “la Sei fa tutto alla luce del sole ma solo per i suoi sostenitori”,
Antonio Perpiglia, segretario del partito socialista-Area Grecanica, dice di essere perplesso: “non mi era mai capitato di sentirmi dire che se sposo un’idea posso accedere ad una riunione ed in caso contrario uscire. Oggi è capitato ma noi siamo e saremo contro il carbone”.
Chiude Paolo Catanoso del coordinamento “no carbone”, il quale si dice sbigottito sia per la chiusura della Sei che per un incidente di percorso. “La Sei, ancora una volta, ha rifiutato il confronto e poi alla fine dell’assemblea mentre volevo parlare con Bocchiola uno dei sostenitori del si mi ha spinto per evitare che ciò accadesse”.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”