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MASELLA, ANCORA ARSENICO NELL’ACQUA

18 ottobre 2013 Nessun Commento

Montebello Jonico – Il problema “arsenico” a Masella non si è mai risolto. C’era e persiste.  Era aprile quanto il campione numero 24 del 20 marzo 2013, alle analisi svolte nei laboratori chimici  del Dipartimento Provinciale dell’Arpacal di Reggio Calabria, presentava arsenico nella concentrazione di 20 microgrammi/litro.

Ad oggi, trascorsi quasi sette mesi nulla è mutato. I valori persistono, il silenzio aumenta sotto lo sconcerto dei cittadini che bacchettano i “tavoli tecnici” senza risultati.

Per questo motivo i cittadini di Masella senza indugiare hanno inviato una petizione ai Commissari straordinari del Comune di Montebello Jonico per evidenziare lo stato di disagio e il pericolo cui tutta la cittadinanza è esposta.

Non dovremmo essere noi a scrivere al Comune, hanno commentato, bensì al contrario. “Nessuno, però, dà notizie in merito. Nessuno comunica dati e a distanza di sette mesi tutto brancola nell’assordante silenzio”. Questo il commento di alcuni cittadini che chiedono alle istituzione di alzare la voce sul problema “arsenico” onde evitare che lo stesso possa assumere dimensioni mai più recuperabili.

“I tavoli tecnici, che non portano a nulla se non a passerelle tese a manifestare un ipotetico interessamento non ci riguardano”. Duri gli abitanti di Masella nelle parole che si raccolgono un po’ ovunque.

Intanto per ufficializzare il proprio disappunto hanno scritto una petizione ai Commissari del Comune per evidenziare la pericolosità del problema.

I cittadini sono preoccupati e nella petizione dimostrano come ciò non sia infondato considerato che il Comitato Scientifico della Commissione europea “ha in parte confermato le preoccupazioni che riguardano la salute soprattutto di bambini ed adolescenti”.

Per questo, si legge nella petizione “fermo restando che è stato dimostrato come ad elevate esposizioni attraverso la dieta e l’aria, l’arsenico possa causare tumori della pelle e degli organi interni, vi sono evidenze di un maggiore rischio per soggetti minori di 14-18 anni e per neonati non allattati al seno rispetto alla popolazione adulta particolarmente correlato a consumo di acque con tenori di arsenico superiori ai 20 ug/l”.

Questo limite, ormai Masella lo ha raggiunto già a Marzo. Ma questo forse è solo un dettaglio.

Così i cittadini passano all’attacco e chiedono “alla Commissione Straordinaria e al responsabile dell’ufficio tecnico comunale di conoscere quali accorgimenti e quali soluzioni operative  siano state adottate al fine di rendere potabile l’acqua fornita dal Comune di Montebello e per evitare gravi danni alla salute degli abitanti della frazione di Masella”.

Inoltre, chiedono “di essere esonerati dal pagamento del canone per l’acqua potabile non avendo la stessa nessuna delle caratteristiche previste dalla legge come adatta al consumo umano”

Ed ancora chiedono “copia delle analisi delle acque effettuate dal 2001 ad oggi, sia direttamente dal comune che per il tramite dell’ASP e dell’ARPACAL, nonché  di tutti gli atti e/o i provvedimenti adottati dal Comune per fronteggiare l’emergenza e soddisfare l’obbligo informativo”.

Riservandosi di “promuovere le opportune azioni legali, con eventuale interessamento anche del Magistrato Penale, per verificare se nel comportamento protratto nel tempo da parte degli organi competenti, possano ravvisarsi gli estremi di reato” salutano il Comune di Montebello Jonico.

Quest’ultimo fa sapere che nell’ultimo incontro li lunedi scorso ha chiesto alla Sorical di intervenire con massima urgenza per fornire acqua potabile ai cittadini attraverso un nuovo pozzo che dovrebbe iniziare ad essere costruito sin dalla prossima settimana. Dal Comune fanno sapere che vigileranno e non lasceranno passare altri mesi.

 

 

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”

 

 

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