DON GIOVANNI GATTUSO SCRIVE AI COMMISSARI
Montebello Jonico – “Consapevole che la sinergia riesce a definire i modelli di sviluppo e che questi ultimi migliorano le condizioni di vivibilità dei luoghi, mi permetto di evidenziare ciò che già le SS. LL. conoscono in merito agli innumerevoli problemi inerenti il territorio di Montebello Jonico relativamente alla due comunità che servo come parroco”.
Con queste parole don Giovanni Gattuso, arciprete di Montebello Jonico – Masella, si rivolge ai commissari del Comune con un lunga ed articolata lettera al fine di segnalare problematiche presenti sul territorio.
Nello specifico don Gattuso evidenzia come “in questi mesi, facendo visita alle persone ammalate ed alle famiglie” ha potuto “constatare, con rammarico, alcune situazioni di disagio” che si sente “di voler condividere con le SS.LL. al fine di dare risposte concrete ai cittadini”.
In questa lettera il giovane parroco chiede ai rappresentanti dello stato di impegnarsi per il “rifacimento della rete idrica di Montebello che negli ultimi mesi ha causato non pochi disagi, privando gli abitanti del bene primario”
A Masella, aggiunge, “l’acqua non manca ma continua a risultare non potabile e pericolosa per la salute pubblica in relazione alla presenza di arsenico”.
Altro punto toccato è la “manutenzione delle strade urbane di Montebello-Masella” dove alcuni tratti risultano “dissestate e spesso carenti di segnaletica orizzontale e verticale”
Il parroco sollecita la commissione ad un vivo interessamento per l’area su cui è costruita la Chiesa di Masella dove “il mancato convogliamento delle acque nella parte superiore porta ad aggravare il dissesto idrogeologico”.
Inoltre viene indicata la rete fognaria a Plumbacà non funzionante e la “presenza di ingenti rifiuti su tutto il territorio comunale, carenza ed assenza del servizio in alcune aree come per esempio a Placa, dove da più di due anni non si preleva la spazzatura” . Tra l’altro i rifiuti vengono accantonati anche in prossimità della Scuola di Masella e in prossimità della Chiesa.
Ai commissari viene evidenziato come i cimiteri di Montebello e Masella sono al buio, senza custodia e come a volte “i parenti dei defunti debbano seppellire il proprio caro al buio o con piccole luci prodotte dai telefonini”.
L’arciprete tocca anche il problema della viabilità dove, nel tratto di provinciale privo di reti, il pericolo è alto per i fruitori della strada. Per la scuola elementare di Masella chiede dei sopralluoghi finalizzati a renderla pienamente funzionale con maniglioni antipanico e rifacimento dell’ingresso spesso sede di pozzanghere d’acqua.
Ancora una volta don Giovanni chiede spazi e locali per i giovani per prevenire il disagio che li porta a vivere lontani da Dio, dalla fede e dai valori.
Don Gattuso , specifica che “essendo chiamati ad essere persone autentiche, uomini del fare e non del dire”, bisogna dare risposte concrete alla gente che pone fiducia nello Stato, anche perché il delicato ruolo di sacerdote che porta avanti “in questa magnifica terra” gli permette “di entrare non solo nel cuore della gente ma anche in quello delle difficoltà che giorno dopo giorno appesantiscono il vivere in questi luoghi disagiati e distanti dai servizi nonché privi, a volte, dell’essenziale”.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”
febbraio 20th, 2014 at 23:06
Gentilissima signora Floriana,
in questo sito ben vengano i commenti e le critiche costruttive ma da persone che hanno il coraggio di firmarsi con vero nome e cognome.
Lo faccia anche lei e le assicuro che pubblicherò tutti i suoi commenti dal primo all’ultimo.
Ci pensi dunque. D’altro canto se lei è convinta delle sue idee non penso che al contempo si vergogni fino al punto di nascondersi dietro un altro nome.
Ciò è sinonimo di idiosincrasia.
Sono convinto che comprenderà.
Attendo dunque la sua risposta con i suoi riferimenti reali.
Cordialmente
Vincenzo Malacrinò.
p.s.
come vede io mi firmo!
febbraio 11th, 2014 at 23:43
grazie caro Luigi,
come sempre attento ad ogni evento.
A presto
Vincenzo Malacrinò
febbraio 11th, 2014 at 23:42
Gentilissima,
signora Floriana, la ringrazio immensamente per il suo valido, attento, esaustivo e sincero contributo che, come sempre, dato spessore, dà lustro al sito “la Pagina di Montebello Jonico” da me ideato e gestito e da lei tanto apprezzato.
Grazie per le congratulazioni che rivolge a me, al giornalista Strati e quanti molto stanno a lei a cuore. Grazie ancora per gli apprezzamenti evidenziati per le innumerevoli attività che si portano avanti a Montebello Jonico, città come lei stessa evidenzia della cultura, essendo questa terra figlia della nobile discendenza degli Abenavoli del Franco, ed in particolare di Ludovico, valoroso cavaliere che tanto si distinse nella famosa disfida di Barletta.
Ancora grazie per le osservazioni propositive da lei addotte in merito alla “meravigliosa” idea di cambiare la denominazione della stazione di Saline in Stazione di Montebello Jonico – Saline.
Come giustamente lei lascia intendere, anche un piccolo paese come Montebello Jonico può riuscire e sicuramente ci riuscirà a far sentire la propria voce anche in luoghi distanti.
Speriamo dunque di farcela cara signora Floriana però segua il mio consiglio, si firmi con il suo originario nome e cognome poichè renderà felici tutti i lettori che ad oggi la conoscono solo come Floriana.
Certo a buon intenditore poche parole bastano e le consiglio sempre di continuare a seguire il sito e i giornali come sempre così scoprirà anche chi altro scrive per l’avvenire di Calabria. Le assicuro che si tratta di una brava ragazza. Non le tolgo però la curiosità di scoprirlo leggendo qualche altro interessante articolo perchè come lei lascia intendere la lettura fa proprio bene e fa bene a tutti.
Cordialità
Vincenzo Malacrinò
p.s.
essendo i suoi commenti fin troppo benevoli nei miei riguardi e delle tematiche trattata in genere, per ora evito di pubblicarli poichè potrebbero sembrare molto di parte.
Lei scriva comunque, con piacere la leggerò. So che le fa molto piacere.
Non approvare | Replic
febbraio 9th, 2014 at 02:22
Vincenzo,
Mai finora, La Chiesa locale, per mezzo del suo rappresentante, Don Giovanni Gattuso, si era spinta fino a tanto! E’ fatto degno di nota, segnalare alle auorità competenti, i disagi dei propri filiani e degli amministrati locali!
La Chiesa montebellese non è padrona e neppure serva dell’Autorità civica locale, ma è la coscienza critica e morale autorizzata a levare la voce a pro dei deboli.
E per merito del tuo pezzo, quella pregevole lettera di Don Giovanni Gattuso, ha trovato un’ottima cassa di risonanza!