LA CENTRALE A CARBONE OTTIENE IL PRIMO VIA LIBERO. I POLITICI PRIMA RUGGISCONO E POI FANNO SILENZIO
Montebello Jonico – Nonostante i pareri contrari di molte istituzioni e tra queste in primis la Regione Calabria, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha concesso alla Sei l’area richiesta “allo scopo di realizzare e gestire un terminale marino a servizio della centrale a termoelettrica a carbone da 1320 Mwe” purché rispetti tutte le prescrizioni.
Il progetto “centrale a carbone” sebbene combattuto dalla gente e dalle istituzioni, dai comitati del “no” e sostenuto da quelli del “si”, a poco a poco prende forma e mentre in Italia e in Calabria forse si fanno chiacchiere, mentre la Provincia di Reggio Calabria al “no” iniziale contrappone un “si” tondo, se pur tra rilievi posti, tra polemiche e silenzi, la Sei fa bene il proprio lavoro portando avanti il progetto “centrale a carbone” mentre i politici zoppicano nell’incapacità di uscire allo scoperto per affermare apertamente il proprio pensiero. Così tra il “no” e il “si” predomina il “ni”.
Tuttavia otto pagine a firma del dirigente Danilo Giaquinto, della direzione generale per i porti parlano chiaro e per il suo ufficio “si deve considerare conclusa positivamente l’istruttoria per il rilascio della concessione demaniale e nulla osta a che venga approntato l’atto pubblico da stipulare per la consegna della zona demaniale richiesta, che dovrà contenere tutte le prescrizioni dettate dai diversi soggetti partecipanti ed esposte in narrativa”. Tra l’altro il nulla osta “deve anche essere interpretato quale parere positivo nell’ambito del procedimento di autorizzazione unica ex art. 1 del Dl 7 febbraio 2002 n. 7”. Tuttavia scrive, “ l’esercizio dell’attività in oggetto è subordinato all’autorizzazione citata: quindi la stipula dell’atto formale potrà avvenire non appena sarà rilasciata detta autorizzazione”. Anche perché “ qualora il relativo procedimento si concluda, invece con diniego, la concessione demaniale non avrà più motivo di sussistere e qualsiasi opzione sulle aree demaniali marittime sarà rilasciata”.
Giaquinto nel suo documento che riassume l’autorizzazione per la concessione dell’area interessata evidenzia il parere negativo della Regione Calabria, delle associazioni, così come dei diversi Enti che a vario titolo hanno espresso perplessità e dinieghi, incluso il Dipartimento Urbanistica della Regione Calabria, del Comune di Condofuri, il “no” secco della Commissione Straordinaria del Comune di Montebello Jonico e tanti altri.
Viene evidenziato invece il parere favorevole della Provincia, un tempo contraria al progetto, richiamando alcuni rilievi.
Così mentre la Sei mette a segno un altro importante tassello molti si chiedono come mai la Provincia prima abbia detto “no” e poi “si”.
Vincenzo Malacrinò