A MONTEBELLO LA PROCESSIONE DELL’UNITA’
Montebello Jonico – Una processione all’insegna dell’unità, della speranza e dell’amore cristiano si è svolta tra Montebello e Masella all’inizio di Maggio e viceversa il primo giugno; un momento di fede che unisce, sempre più, i rapporti tra le due comunità accorciando, così, le distanze geografiche.
Per la prima volta nella storia la statua raffigurante la Madonna delle Grazie è stata portata in processione nel percorso che unisce le due realtà parrocchiali che, ora più che mai, stanno vivendo momenti di grande comunione. I fedeli della parrocchia dedicata alla Madonna della Presentazione e di quella dedicata ai Santi Cosma e Damiano si fondevano in un tutt’uno.
Il forte desiderio di don Giovanni Gattuso, Arciprete di Montebello Jonico – Masella, di unire le due comunità, rispettando le ricchezze della diversità, giorno dopo giorno, tende ad assumere aspetti sempre più vivi attraverso segni concreti di risposta alle iniziative proposte dal giovane parroco.
Moltissimi i fedeli nelle due Chiese e lungo la processione dove si respirava solo clima di preghiera e di grande silenzio. Oltre le orazioni, infatti, si udivano i passi e la voce del vento.
A metà strada lo scambio ed il saluto tra i portatori delle due comunità sorelle, così come definite, spesso, da don Giovanni e la prosecuzione del cammino fino alla Chiesa.
Emozione e preghiera si alternavano e confluivano lungo il percorso mentre sullo sfondo della statua restava il mare, le montagne e il verde delle valli carico di ogni magnificenza del creato.
Don Giovanni nell’omelia ha sottolineato, con forza, l’importanza dell’unità dei cristiani e dell’essere veri testimoni di Cristo che non ha confini né limiti geografici essendo amore che inonda il cuore di ogni battezzato.
Don Giovanni ha richiamato i fedeli ad essere veri testimoni di Dio, autentici uomini che vivono il Vangelo, persone capace di amare e perdonare sempre, battezzati che sull’esempio di Maria percorrono silenziosamente e con un semplice “si” la strada che porta a Dio.
“Sono felice di essere parroco di queste due comunità, ha detto emozionato don Giovanni, perché ogni battezzato si impegna e si sforza a seguire il Vangelo nella consapevolezza che l’amore verso il prossimo e verso noi stessi aiuta lo spirito ad entrare nel cuore di Cristo”.
Dopo la benedizione e i ringraziamenti ai Vigili Urbani e ai Rangers diretti da Nuccio Foti le due comunità hanno fatto festa in piazza. L’associazione Culturale “Nicolaos Arghirpoulos” ha preparato la cena rustica mentre il gruppo di “tarantella” diretto da Peppe Zindato dei Cumelca ha allietato la serata con balli e canti grecanici.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”
Ai lettori si propone la lettura di questo brano del Santo Vangelo
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 17,20-26.
In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi al cielo, così pregò:
«Non prego solo per questi, ma anche per quelli che per la loro parola crederanno in me;
perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.
E la gloria che tu hai dato a me, io l’ho data a loro, perché siano come noi una cosa sola.
Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell’unità e il mondo sappia che tu mi hai mandato e li hai amati come hai amato me.
Padre, voglio che anche quelli che mi hai dato siano con me dove sono io, perché contemplino la mia gloria, quella che mi hai dato; poiché tu mi hai amato prima della creazione del mondo.
Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; questi sanno che tu mi hai mandato.
E io ho fatto conoscere loro il tuo nome e lo farò conoscere, perché l’amore con il quale mi hai amato sia in essi e io in loro».