GARIBALDI SBARCO’ A MONTEBELLO JONICO
Montebello Jonico – Giuseppe Garibaldi sbarcò a Montebello Jonico. Alla annosa vicenda su dove sarebbe avvenuto il secondo sbarco di Garibaldi, nel 1862, ha messo un punto fermo la Deputazione di Storia Patria che, attraverso il professore Francesco Arillotta ha stabilito, sulla base della documentazione fornita dal professore Luigi Sclapari, che il luogo preciso in cui hanno attraccato le due navi garibaldine, provenienti della Sicilia, è stato Pietra Falcone, in prossimità del porto di Montebello Jonico.
Finalmente si fa chiarezza storica dopo anni di discussione; il tutto definito all’interno del connvegno dal titolo “lo sbarco di Garibaldi a Pietra Falcone, 25 agosto1862” patrocinato dal Comune di Montebello Jonico, svoltosi nei giorni scorsi presso le “Agavi” di Saline Joniche, e che ha visto quale organizzatore l’Associazione Culturale “Nemesis”, il cui presidente Franco Meduri si è detto lieto di aver trattato un evento di elevata importanza storica.
Presenti il Commissario Straordinario del Comune di Montebello Jonico Mario Muccio e il Commissario Straordinario del Comune di Melito di Porto Salvo Antonio Giannelli. Entrambi, nel dare il saluto ai presenti, hanno evidenziato l’importanza delle radici storiche.
Presente anche il presidente della Camera Regionale della Moda Giuseppe Emilio Bruzzese che, per l’occasione, ha portato abiti storici di Garibaldi e della giovane Italia, indossati da modelli e Pina Costarella dell’Associazione Culturale “Polvere di Fata”.
Ha introdotto il tema il professore Francesco Arillotta che, con entusiasmo e verve ha tenuto una brillante relazione in cui ha evidenziato, punto per punto, il percorso Garibaldino, soffermandosi in particolare sugli aspetti che hanno caratterizzato Reggio Calabria proprio nel giorno in cui l’eroe dei due mondi giungeva a Montebello Jonico.
Erano le quattro del mattino quando avvenne lo sbarco e lì, nei pressi di S. Elia di Montebello Jonico, secondo quanto descritto dallo storico c’era un pullulare di camicie rosse.
Giovani provenienti dalla Sicilia e non solo, uniti per il grande progetto del generale. Il luogo indicato sui libri di storia come “un tratto di spiaggia che sta tra Melito e Capo d’Armi” ora ha un nome: Pietra Falcone e Pietra Falcone, viene sottolineato, non si trova a Melito di Porto Salvo bensì a Montebello Jonico.
Questo quanto affermato dal Deputato di Storia Patria Arillotta e non per fare un torto a Melito bensì chiarezza storica. Il primo sbarco di Garibaldi avvenne a Rumbolo, a Melito di Porto Salvo ma il secondo a Montebello Jonico.
E Proprio su questo tema si è cimentato lo storico Luigi Sclapari il quale non ha esitato a “tirar fuori” ogni documento per dimostrare come i memorialisti avevano indicato chiaramente nei loro scritti il nome “Pietra Falcone”. E’ il caso di Franco Mistrali ma anche di Celestino Bianchi che nel 1863, afferma che “il convoglio giunse in vista di Pietro-Falcone”, ed ancora il medico di Garibaldi Giuseppe Basile “sbarcammo …a Rocca Falcone”.
La scrittrice Carmelina Sicari è entrata nel vivo della “Questione Romana” evidenziando significativi aspetti della “corsa” garibaldina, facendo riferimento in particolar modo al secondo sbarco in terra di Calabria senza però tralasciare le fatiche siciliane.
La Sicari ha, come sempre, magistralmente presentato lo spaccato storico di riferimento con classe ed eleganza per poi lasciare spazio alle domande. Intanto si attende la realizzazione di una stele.
Una evento carico di contributi e chiaro nel suo primario messaggio: Garibaldi, nel 1862, sbarcò a Montebello Jonico.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”