IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA RAFFA SIA CHIARO
Montebello Jonico – Al Presidente dell’Amministrazione Provinciale Giuseppe Raffa il coordinamento delle Associazioni dell’Area Grecanica che si battono per il “no Carbone” gli chiede chiarezza in merito alla posizione sulla costruzione della centrale a carbone. A Raffa si chiede chiaramente, così come scritto nel comunicato stampa di ieri di “non strumentalizzare ulteriormente l’argomento e di spiegare in maniera chiara, alla luce delle informazioni da noi fornitegli, per quale motivo abbia dato il via libera con un atto politico alla concessione dell’area demaniale alla SEI”
Domande che attendono risposte chiare, pretese, tra l’altro, dal territorio che, ancora oggi, si chiede perché mai il presidente Raffa il 4 marzo abbia dato alla SEI, il suo “si politico” attraverso parere favorevole alla concessione del demanio marittimo dell’area antistante al porto di Saline per 50 anni.
A Raffa, il Coordinamento chiarisce che “la Sei S.p.A l’8 Agosto 2013 ha presentato istanza al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, acquisita a prot. N. 34575, tesa ad ottenere la “ concessione per la durata di anni 50 di una zona di demanio marittimo in località porto di Saline Joniche nel comune di Montebello Jonico, comprendente aree e pertinenze demaniali, infrastrutture portuali e specchi acquei, allo scopo di realizzare e gestire un terminale marino a servizio della centrale termoelettrica a carbone da 1320 MWEL che la società richiedente intende realizzare nell’area dell’agglomerato industriale di Saline Joniche”, così come si evince dal Verbale di Conferenza dei servizi redatto il 12 dicembre 2013 presso la Capitaneria di porto.
In poche parole specificano “il progetto prevede la realizzazione, nell’ambito del demanio marittimo, di interventi di ripristino funzionale e riqualificazione del porto di Saline Joniche, adeguamento per i fabbisogni della centrale. L’adeguamento funzionale della banchina sud per utilizzazione turistico-crocieristico potrebbe sembrare uno specchietto per le allodole”.
La richiesta della SEI, sottolinea il coordinamento “è chiara e non lascia spazio a dubbie interpretazioni”.
Ciononostante prosegue il coordinamento “la nostra precisazione si è resa indispensabile in quanto sembra che il Presidente della Provincia, Giuseppe Raffa ed il presidente del Consiglio provinciale, Antonio Eroi, non abbiano ben chiaro questo passaggio, cioè il legame a filo doppio tra concessione demaniale e costruzione della centrale”.
Tra l’altro durante una iniziativa legata alla riscoperta del territorio, sempre lo stesso Raffa, secondo quanto scritto dal coordinamento, ha sottolineato l’importanza della cultura, della tradizione e della storia parlando di itinerari di interesse naturalistico.
Una sorta di dichiarazioni a favore dell’ambiente e delle sue risorse. Tanto è vero che, secondo quanto evidenziato nel comunicato stampa a margine di una conferenza stampa per rispondere ad una precisa domanda sull’argomento (centrale a carbone) posta da un giornalista presente, il Presidente Raffa ha ribadito il no ufficiale e netto suo e del Consiglio Provinciale alla centrale a carbone di Saline, in questo supportato anche dal consigliere Antonio Eroi che anzi ha sottolineato l’esistenza di una delibera che vincola l’ente in tal senso. Incalzato dal giornalista Raffa ha quindi affermato che la concessione del porto è finalizzata solo a scopi turistici. Questo ad avvisto del coordinamento non corrisponde al vero. Tale atteggiamento, caratterizzato da poca chiarezza, non piace al coordinamento delle Associazioni tantomeno ai cittadini che ormai da tempo si battono contro la costruzione della centrale a carbone poiché non si può da un lato pensare di tutelare le risorse ambientali e dall’altro concedere aree demaniali per 50 anni così come ha accaduto il 4 marzo.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano della Calabria”