PORTO: DEGRADO, ABBANDONO E PERICOLO
Montebello Jonico – Un porto “orfano” abbandonato da tutti, insabbiato e ricco di insidie purtroppo ignorate da chi ha responsabilità in merito. Questa la sintesi dell’area portuale di Montebello Jonico.
I bambini con le biciclette o i pedoni rischiano di cadere all’interno di grandi voragini non segnalate. Un vuoto profondo circa due metri all’interno del quale è presente acqua, tubi e molto altro che si potrebbe trasformare in tragedia.
Sembra assurdo osservare queste buche giusto nel posto in cui dovrebbe regnare la stabilità e la sicurezza considerato che su quest’are ci sono i binari deputati al transito dei treni merci.
Invece sotto è presente solo e soltanto il vuoto. Poi ai bordi del muraglione del porto sono presenti altre buche di dimensioni ridotte ma sempre pericolose al cui interno ferri arrugginiti, ormai consumati dal tempo e materiali di varia natura popolano ogni spazio.
Una vera e propria vergogna, dicono i passanti, datata 2020 che getta nel degrado quella struttura che avrebbe dovuto rappresentare il fortilizio del progresso ma di fatto ha solo restituito l’immagine della sconfitta e del fallimento.
Natura violentata che si ribella alla cattiva progettazione fino al punto di distruggere ciò che l’uomo ha prodotto, facendo crollare muri in cemento armato e ora “svuotando” persino l’area carrabile.
Nel passato molti politici hanno usato il porto, l’ex liquichimica e le Officine Grandi Riparazioni come trampolino di lancio per le diverse competizioni elettorali.
Ciò che oggi rimane di certo è solo il grave pericolo per l’incolumità pubblica e niente altro. Certo se ricostruire il porto o demolirlo costerebbe molto, forse delle transenne e qualche adeguata indicazione di pericolo potrebbero rappresentare spese di poco conto se alla vita si è abituare a dare un valore incommensurabile.
Vincenzo Malacrinò
pubblicato su “il Quotidiano del Sud” e su Reggio TV