Home » Attualità, Eventi, eventi civili, Featured, Headline, Il Quotidiano della Calabria

TRASFERIMENTO? LA GENTE SCENDE IN PIAZZA

9 febbraio 2021 Nessun Commento

Montebello Jonico – “Giù le mani dalla nostra storia, Montebello non si arrende” ed ancora “la democrazia è governo del popolo. Dal popolo per il popolo” . Così parlano alcuni striscioni esposti assieme ad altri tenuti tra le mani dei cittadini scesi in piazza, ieri, per manifestare contro il trasferimento degli uffici comunali dalla sede storica a quella di via Portovegno.

In piazza Padre Pio da Pietrelcina una folta delegazione di montebellesi si è ritrovata davanti alla sede municipale per chiedere al sindaco Maria Foti di “lasciare tutto al proprio posto, anzi, poiché la sede è grande, di progettare il ritorno di tutti gli uffici in questa sede dove un tempo, tra l’altro, e con molti dipendenti in più rispetto ad ora, si trovavano”.

Davanti al palazzo comunale una corda veniva tenuta tra le mani dai manifestanti che a tratti esponevano striscioni con evidente disappunto nei riguardi dell’amministrazione che, a loro dire, sta operando in modo sbagliato.

Una protesta composta senza urla o fischi. Nessun impedimento a quanti dovevano varcare l’ingresso della sede. Solo qualche applauso durante  gli interventi spontanei registrati.

Già alle 8.30, i cittadini, erano lì fermi ad aspettare gli amministratori.

Tra i manifestanti anche un gruppo delle opposizioni.  Per il capogruppo  di minoranza della lista “Insieme per Montebello” , Caterina Chiara Macheda, la quale si è espressa con toni forti contro l’attuale amministrazione, si tratta di una  “ordinanza priva di motivazioni”. Carmela Palermo candidata di opposizione parla di “trasferimenti pensati all’ultima ora e dalle motivazioni sterili”. Domenica Tripodi e Caterina Mallamaci consigliere di opposizione, unite con il popolo nella protesta, parlano di ordinanza scellerata ed antipopolare.

Il capogruppo di opposizione della lista civica “coraggio di cambiare”, Santo Federico  afferma che “bisogna guardare sempre molto lontano per evitare che tutto segni l’inizio della fine per l’entroterra montebellese”.

Emanuela Mazzacuva, candidata di opposizione evidenzia il suo rammarico per “una scelta ingiusta e non necessaria”.

Angela Minniti ex consigliere comunale afferma che “i cittadini chiedono la revoca dell’ordinanza e venga annullata la procedura di trasloco”.  Pacato  Natale Battaglia, ex consigliere comunale, il quale spera in “un ravvedimento degli amministratori per questa immotivata scelta”.

Intanto verso le dieci giungevano il vice-sindaco Francesca Stillitano, l’assessore Antonietta Zaccuri e il consigliere Vincenzo Monterosso. Loro, non proponevano alcuna rassicurazione. I cittadini ribadivano il “no” al trasferimento mentre gli amministratori li invitavano a prendere un appuntamento con il sindaco. “Pensavamo che i nostri concittadini amministratori ci tutelassero, hanno affermato i manifestanti, ed invece solo un cenno di distratto ascolto”.

Montebello non ha accettato questo trasferimento perché ritenuto “inutile e non necessario”. Concetti, questi,  distante dal primo cittadino Maria Foti, la quale, raggiunta telefonicamente ha parlato di una scelta sensata, dettata dalla necessità di riunire tutti gli uffici in un solo posto per rendere un maggiore e migliore servizio ai cittadini.

Non di rado, ha affermato, sono costretti a fare la spola fra le due sedi al fine di completare qualche operazione burocratica. La Foti, ha altresì specificato che, detto trasferimento è stato ragionato e concordato con chi di competenza. Nessuna verità in chi afferma che l’intenzione sarebbe quella di trasferire gli uffici a Saline.

Un timore, forse questo dettato dal passato, quando c’è stata l’idea di portare proprio a Saline l’Ufficio anagrafe. E non si è trattato solo di idea ma di una formale delibera poi revocata, giusto dopo l’insorgenza del popolo e di alcuni amministratori.

Intanto davanti al palazzo comunale la gente si è fermata fino alle  ore 13, momento in cui giungono i consiglieri  di maggioranza Giovanni Foti e Santo Minniti. Quest’ultimo nel dialogo avuto con i cittadini afferma che si cercherà  di trovare una giusta soluzione attraverso un pacifico confronto con il sindaco. Giovanni Foti, ha promesso che gli  uffici resteranno al proprio posto e che si impegnerà perché anche gli altri possano raggiungere la tanto amata sede storica.

I cittadini attendono. Montebello non si arrende.

Vincenzo Malacrinò

Pubblicato su “il Quotidiano del Sud”

Lascia un Commento