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TRASFERIMENTO UFFICI: ECCO LE DICHIARAZIONI DI FOTI

21 febbraio 2021 Nessun Commento

Montebello Jonico –  Il consigliere di maggioranza Giovanni Foti, in un comunicato inviato alla stampa rappresenta la sua posizione in merito alla volontà di trasferire l’Ufficio Tecnico dalla sede storica a quella di via Portovegno.

“Quello che ho dichiarato, afferma, è stato oggetto di non corretta interpretazione, o, nel più probabile dei casi, di una non corretta esposizione da parte mia. Io non ho, assolutamente, inteso contrariare il provvedimento del Sindaco, che condivido pienamente, ma ho soltanto cercato di rassicurare la gente  circa il fatto che il Palazzo non verrà mai chiuso, in quanto lo stesso verrà, in futuro, destinato a servizi differenti. Infine, ho invitato la folla ad attendere un confronto diretto con la prima cittadina, specificando che quest’ultima sarà, senza alcun dubbio, disposta ad un dialogo e confronto”.

Quindi ciò che avevano compreso i cittadini e cioè l’impegno di Foti affinchè gli uffici sarebbero rimasti al proprio posto e che lo stesso si sarebbe impegnato perché altri potessero raggiungere la sede storica è da cancellare.

I cittadini non hanno compreso! Tuttavia quel giorno a Foti, per suo impegno, i presenti avevano persino dedicato un applauso mentre si congedavano tra strette di mano e sorrisi. Ma, a volte, non comprendersi rappresenta un fatto puramente umano. Può sempre capitare!

Sempre oggi alla stampa è giunto un corposo comunicato da parte del gruppo spontaneo “difendiamo Montebello” i quali plaudivano all’azione di Foti, volta a migliorare la sede centrale ma evidentemente tutto è frutto di un mal intendimento.

Nella lettera, però, specificavano che il movimento rimarrà vigile e sul piede di guerra perché nessuno deve “spogliare” Montebello.

Ed in una mail l’ex consigliere Natale Battaglia, considerata una delle tante motivazioni addotte al trasferimento, ossia riunire gli uffici, invita, con garbo, l’amministrazione ad istituire degli sportelli di stato civile, protocollo e tributi nella sede storica, trasferendo così solo tre persone e lasciando nella sede di via Portovegno comunque l’ufficio “madre” di ciascuno ivi incluso l’archivio storico. Il problema, dunque, sarebbe risolto.

Una idea condivisa dal gruppo che è sceso in piazza. D’altra parte, precisa Battaglia, a Saline e a Fossato esistono già gli sportelli ed in via telematica riescono a gestire ogni cosa. Lo stesso si potrà fare a Montebello.

Così, la necessità del sindaco Maria Foti e dell’amministrazione tutta, relativa ad un “forzato” trasferimento per evitare ai cittadini salite con carrucole e discese a doppi freni, data l’eccessiva pendenza della strada che porta agli uffici periferici, potrebbe essere ovviata attraverso questa idea.

Nel 2020 non serve carta, penna  e calamaio. Con un “clic” molto si risolve.

Il suggerimento di Battaglia, che specifica, dato solo in ottica costruttiva è applicabile sin da domani.

Così coloro che pensano e sommessamente affermano che tale trasferimento è solo il primo passo per portare gli uffici a Saline, potrebbero essere smentiti.  Parlano di una “mossa silenziosa” già tentata in passato e poi non riuscita.

Parlano di una delibera poi ritirata in cui l’ufficio anagrafe era già stato destinato a Saline.

Questo però non è stato un mal intendimento legato alla scarsa attenzione dei cittadini. Il tutto è racchiuso in una delibera. E per fortuna “scripta manent”.

 

Vincenzo Malacrinò

pubblicato su: “Il quotidiano del Sud”

 

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