MARTINA ROGATO UNA DONNA CHE
Semplice e concreta interagisce con i G7 e G20 attraverso i gruppi di interesse ufficiali per “far discutere” ai capi di Stato argomenti da loro elaborati. Una donna piena di vita che difende la vita attraverso un costante impegno.
In prima linea per promuovere la sostenibilità e la giustizia climatica per il per il G7, è stata indicata da Start up Italia come una delle 100 donne che sta contribuendo a cambiare l’Italia. Nel 2020 è tra i change-maker scelti da Papa Francesco per ridisegnare una nuova economia sostenibile.
Laureata alla Luiss in Relazioni internazionali consegue un Master alla Bocconi su Management dell’Ambiente e Responsabilità delle Aziende, dal 2019 è parte di Women20Italy, engagement group ufficiale del G20 sulla parità di genere e diversity, e nel 2020 è stata scelta come Sherpa di Women20 per la presidenza italiana del G20 del 2021.
Dal 2022 è tra i Gender Advisor di Women7 (Presidenza G7) dove è stata nominata Co-Chair del Gruppo di Lavoro su ClimateJusticee questioni di genere.
Come se non bastasse è Co-Fondatrice di Young Women Network e Core Memberdi Human Rights International Corner, l’unica organizzazione in Italia che si occupa verticalmente del tema imprese e diritti umani.
Si tratta di Martina Rogato, calabrese, di Belvedere Marittimo, consulente di sostenibilità per le aziende, la donna che si spende per il verde e per la vita.
E la sua è carica di impegni. Tanti, anzi tantissimi ma ciò non esclude il suo impegno come docente presso l’Università LUMSa di Roma dove ha un contratto di insegnamento.
Il suo lavoro è interessante e delicato: si occupa di “costruire” per le aziende progetti su ambiente e diritti umani. Una grande sfida e soprattutto un modo per “cambiare il mondo” attraverso piccole gocce di contributo.
Martina Rogato è una donna con i piedi per terra e sa bene quanto sia complesso questo genere di cambiamento. Ci vorrà tempo ma ella, da buona calabrese è “testa dura” e determinata.
“Per fare un esempio, dice, io mi occupo di come far convivere in modo giusto la distribuzione di un prodotto nel mondo pagando equamente la manodopera locale e al contempo far sì che le emissioni di anidride carbonica siano limitate”.
Una grande sfida ma per la consulente di sostenibilità non bisogna mai arrendersi, anzi andare avanti con forza e determinazione. La sua missione è una: accompagnare le aziende verso progetti di sostenibilità e diversity, ossia verso il cambiamento.
“Ognuno di noi, dice, può e deve contribuire a migliorare il mondo in cui viviamo. Si può partire dal web per studiare e capire le diverse problematiche stando attenti però a selezionare bene le fonti”.
Martina Rogato focalizza la sua attenzione sull’importanza della sensibilizzazione dei governi perché “è necessario per renderli maggiormente responsabili. Solo così si potranno migliorare le sorti della terra”.
Per la calabrese, che corre per le diverse città del mondo, bisogna disegnare le proprie idee nel tempo e nello spazio senza mai fermarsi “ed essere sempre, ogni mattina e ogni sera esempio di stile di vita corretta”.
Poi per un istante chiude gli occhi e ritorna a quando era bambina. Si emoziona ed inizia a parlare:
“da un lato volevo fare la danzatrice, dall’altro la giornalista. Così inizio a studiare giornalismo all’Università. Proprio lì incrocio Amnesty International e scopro così di voler supportare le persone”.
I sogni, dunque, si possono costruire nel tempo e con il tempo. Non bisogna avere fretta, non bisogna correre e non bisogna lasciarsi condizionare. Martina Rogato la quale invita i giovani a “seguire i propri sogni qualunque essi siano perché non esistono strade sbagliate. Tutti dobbiamo contribuire e nuovi modelli di business rispettosi del pianeta terra e dei diritti perché solo così ogni uomo potrà trarre un vantaggio”.
Poi aggiunge: “Io faccio esattamente quello che mi piace e mi diverto molto a fare questo lavoro”. Ed è questo l’invito, dunque, che lancia alle nuove generazioni: lasciarsi prendere dalla vita e tenerla per mano sempre come dolce compagna.
Un invito allo studio serio e rigoroso perché senza basi solide non si potrà contribuire alla grande sfida: migliorare il mondo.
La consulente di sostenibilità lavora sodo e dimostra con i fatti le sue competenze. Ecco perché siede a tavoli così importanti.
Anche con la sua associazione ha seguito diversi progetti in Italia e non solo con il consueto ed umile fine: contribuire ad un sano cambiamento restando sempre con i piedi per terra.
Con orgoglio dice: “Sono stata la prima Millennials della storia del G20 a coordinare il Women20 oltre che la prima persona per l’Italia ad assolvere questo ruolo, visto che per il nostro Paese era la prima volta che si teneva il G20. La prossima verrà nominata nel G20 italiano del 2041”.
Eventi straordinari, questi , che rendono ricca la Calabria, ricca ed fiera di avere una figlia come Martina Rogato impegnata in ambiti così strategici ed importanti.
E sulle “battaglie” vinte risponde con soddisfazione: “Durante la nostra presidenza G20 ci portiamo a casa diversi risultati, come quello di vedere la sostenibilità quale opportunità per generare nuovi posti di lavoro, anche per le donne; ed ancora la consapevolezza di dover misurare la riduzione del divario di genere grazie a delle metodologie scientifiche. Si tratta di suggerimenti del Women20, che sono stati poi concordati dai leader lo scorso ottobre a Roma”.
La consulente di sostenibilità è vero che gira il mondo ma è anche vero che nel cuore porta sempre la sua “città dell’amore”: Belvedere Marittimo luogo in cui da oltre 300 anni, nel Convento dei Padri Cappuccini, viene custodita una ampolla con il sangue ed i frammenti di alcune ossa di San Valentino, il Santo degli innamorati.
Ed è proprio l’amore la chiave che potrà cambiare e salvare il mondo.
Vincenzo Malacrinò
Pubblicato sullo speciale di Gazzetta del Sud