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IL CORO POLIFONICO RUDA A REGGIO CALABRIA

16 giugno 2022 Nessun Commento

Girano il mondo e con i loro brani di musica stupiscono il pubblico con profonde emozioni. Riescono quasi a fermare il tempo quando immergono gli spettatori nel mare delle voci che  avvolgono spazi e luoghi profondi come gli angoli remoti del cuore.

Questa la sintesi che si può fare ai coristi del prestigioso coro polifonico Ruda che per la prima volta fa tappa in Calabria. Un coro tutto maschile diretto da una donna: la straordinaria Fabiana Noro.

Ad accoglierli, nel Santuario di S. Antonio, a Reggio Calabria, in un clima veramente emozionante e da brivido, il coro di voci bianche “millenote” diretto dal Maestro Roberto Caridi.

E proprio emozionano tutti con il brano “Kyrie” ed i loro occhi puntati sul direttore mentre dal pianoforte detta attacchi e pause. Occhi che volgono con orgoglio verso i “grandi” del coro “Ruda” quasi ad attingere  consensi ed approvazione che non tardano ad arrivare.

Lo stesso Roberto Caridi definisce la serata ricca di quelle emozioni vere e profonde che sanno raggiungere direttamente il cuore. È emozionato il Maestro nel vedere i suoi “piccoli” ancora una volta “grandi”. Il “millenote” che ha cantato per il Papa, per Frisina e per molti altri adesso è nella propria città ad accogliere, con il canto, lo straordinario Coro giunto in Calabria, come lo stesso Caridi precisa, grazie all’Organizzazione Cori Calabria, presieduta dal Maestro Gianfranco Cambareri.

Così tra applausi e condivisioni inizia l’esibizione del “Ruda”. Attesa e silenzio. Poi le note di Antonino Puliafito al violoncello e quelle di Ferdinando Mussutto al pianoforte si intrecciano in un forte crescendo culminante con le percussioni di Gabriele Rampogna. Subito dopo “l’esplosione” delle voci che incanta il pubblico. E tutto si trasforma in musica. Tutto è musica, incluso il Santuario di Sant’Antonio ed ogni elemento presente.

Il coro Polifonico “Ruda” fondato nel 1945 ma che porta in sé una tradizione secolare che va molto indietro nel passato, ha cantato e canta in tutto il mondo: dal Canada alla Russia, dagli Stati Uniti alla Mongolia, dalla  Cina alle Filippine e dall’Argentina al Brasile ed in tanti altri paesi.

Adesso è a Reggio Calabria ed il pubblico con i suoi applausi ha saputo regalare anche a loro grandi emozioni.

Una sorte di fluire circolare che dai cori va al pubblico e che dal pubblico ritorna ai cori. Ed il “Ruda” vanta una lunga storia di collaborazioni con le principali orchestre italiane, premi, concerti, pubblicazioni, incisioni dedicate a celebri compositori friulani, italiani, stranieri e partecipazioni ad importanti trasmissioni televisive ha regalato alla Calabria momenti veramente unici e rari.

Reggio ha apprezzato e ben risposto all’evento con una straordinaria partecipazione tanto da vedere il Santuario gremito.

Ave Maria, Agnus Dei, O vos Omnes, lux auremque, ubi caritas e molti altri hanno coronato la serata definita dai presenti “un concerto di emozioni e brividi”.

Una pagina bella per la città e per la Calabria  tutta ricca di intensa spiritualità e di afflato mistico. Entrate solenni delle voci e pathos crescente carico di espressività hanno caratterizzato i diversi brani.

Un evento che unisce, dunque, come sintetizzato da Gianfranco Cambareri  e che porta già i primi frutti se si considera che l’assessore alla pubblica istruzione, con delega alle minoranze linguistiche, Lucia Nucera, presente all’iniziativa, ha già siglato idealmente un protocollo di intesa con la presidenza del coro “Ruda” perché il “millenote” di Reggio si possa esibire in Friuli. Un successo condiviso dai molti direttori di cori reggini presenti e dai professionisti del settore a cui, dice Caridi, va tutto il mio affetto ed il mio ringraziamento. “In particolare, ringrazio don Graziano per averci dato la possibilità di vivere questo grande momento qui a Sant’Antonio”.

Una serata condotta elegantemente da Tina Errigo che lascia il segno in una terra particolarmente bella come la Calabria.

Vincenzo Malacrinò

pubblicato sulla Gazzetta del Sud

 

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