FESTA A SAN LEONARDO
Nella Chiesa di San Leonardo, situata nel centro storico del paese, una Santa Messa per ricordare la vita del Santo e per benedire il portone restaurato attraverso la generosità dai fedeli.
Nella parte prossima alla fiumara, l’antica chiesetta ricorda ai fedeli la storia di un Santo molto caro ai montebellesi e spesso invocato nel giorno del parto delle donne.
La sua catena, nota e cara a tutti, entrava in casa quando il parto difficile metteva a rischio la vita del nascituro.
“Portate qui la catena di San Leonardo”. Questa l’espressione tipica usata quando il bimbo non riusciva a venire alla luce.
Così di corsa si correva in Chiesa e con grande atto di fede di abbracciava la grande catena per portarla di corsa dove serviva. A volte addirittura la portava direttamente la
“mammina” ossia l’ostetrica del paese per poi poggiarla sul grembo della donna mentre si invocava la grazia del sano parto.
Don Giovanni Zampaglione, parroco di Montebello-Masella, durante la celebrazione Eucaristica ha ricordato come il Santo, protettore dei carcerati e delle donne incinte, rappresenti un modello di vita da seguire. Poi l’invito ai fedeli a vivere accanto a Cristo testimoniandolo poiché questo rappresenta l’essenza dei veri cristiani.
Uomini e donne chiamati a vivere nella fede e a testimoniare il Vangelo in un tempo in cui amore e sentimenti sono sempre più necessari.
Molti i montebellesi che hanno partecipato alla Messa e al momento di festa davanti all’antica Chiesetta dove, tra l’altro, è stato benedetto ed inaugurato il nuovo portone restaurato attraverso la generosità dei fedeli.
Karaoke e prodotti tipici hanno regalato diverse ore liete in un clima di amicizia e di serenità. Presente anche il sindaco Maria Foti che ha cantato, insieme al parroco, “acqua azzurra”. Non è mancata, sul finale, la classica tarantella che ha messo in movimento piccoli e grandi.
Vincenzo Malacrinò
Pubblicato sulla Gazzetta del Sud